Avellino, quante "stranezze" nel progetto del tunnel

L'affondo dell'architetto Claudio Rossano

Avellino.  

"Ora vengono fuori le tante stranezze del tunnel". Così in una nota l'architetto Claudio Rossano: "Per molti anni da solo – vox clamantis in deserto – ho contestato l'esecuzione del lavori dell'assurdo Tunnel di Avellino, il cui unico scopo sarà quello di far arricchire qualche tecnico e qualche impresa senza portare alcun vantaggio alla cittadinanza. E in questi giorni – con un ritardo di anni - si assiste ad una levata di scudi contro i lavori del Tunnel da parte dalle Commissioni Comunali. Il fatto bello è che ad evidenziare irregolarità nella esecuzione dei lavori siano gli stessi assessori che quei lavori hanno seguito nel tempo, senza contestare alcunché. Nel settembre 2012 l'ex sindaco Galasso, il vice sindaco Gianluca Festa, l’assessore Genovese spiegavano che il Tunnel sarebbe stato concluso in nove mesi e che la situazione era stata risolta con il recupero dei fondi Europa PIU. A distanza di circa tre anni il Tunnel è ancora incompiuto, non si comprende se sia ad una o due corsie e quale sia il suo senso di marcia. Su queste cose ho più volte chiesto che si esprimesse il RUP ing. Candela, che ha ritenuto non dire nulla. Nessuno dice se quanto si va realizzando è conforme al progetto originario approvato, che mi sembra prevedesse una strada a due corsie di ml. 3,50 ciascuna, con marciapiedi su ogni lato di ml. 1,5 e relative zanelle di ml. 0,50. In totale la strada avrebbe dovuto essere larga 11 ml".

"Si scopre oggi che in taluni punti il sottopasso è largo invece ml. 8,20 e da qui deriva la scelta necessitata di realizzarlo ad una corsia, col transito forse interdetto agli autobus e ai camion. Su queste vicende ho richiesto per anni l'intervento della Procura della Repubblica di Avellino e della stessa Corte dei Conti in relazione alle “strane” numerose varianti tecniche. Ricordo a me stesso che la normativa sui LL.PP. dice che le varianti sono ammissibili solo “per cause impreviste ed imprevedibili” che attengono a fenomeni non considerati in sede progettuale, né suscettibili di previsione secondo criteri di ragionevolezza. Dopo tanti studi, rilievi e varianti nessuno ha mai considerato le dimensioni del tunnel nel tratto compreso tra il Banco di Napoli e le fondazioni del palazzo Ercolino? Errori progettuali gravissimi che hanno determinato un aumento sconsiderato del costo dell'opera che cadrà sugli incolpevoli cittadini. In tale contesto di cose sconsiderate – da paese di Paperoga – risalta la vicenda stranissima della nomina del RUP ing. Candela. Con Determina Dirigenziale N. 107 del 17/04/2012 a firma Marotta il Comune di Avellino si costituiva nel giudizio civile intentato dall’ing.Candela contro il Comune di Avellino. Dopo pochi giorni l'ing. Candela,in apertura della seduta riservata e dopo aver partecipato all'esame delle offerte, con apposita comunicazione consegnata al Presidente della Commissione Arch. Iannaccone, si dimetteva dall’incarico di membro della Commissione Giudicatrice dell'appalto del Tunnel ed il Comune ne prendeva atto sostituendolo con altro tecnico. Determina N. 503 del 25/05/2012. E dopo qualche giorno – con determina N. 539 del 31/05/2012 - l'arch. Iannaccone nominava  l'ing. Candela nuovo RUP del sottopasso. E così chi aveva partecipato all'esame delle offerte, dimessosi inspiegabilmente dalla Commissione di gara, si ritrovava a fare il Responsabile Unico di quell'importante progetto, pur essendo in causa col Comune di Avellino. Consapevole della gravità della situazione allego le relative determine, sperando che la Procura di Avellino finalmente intervenga a far chiarezza su questo enorme imbroglio ben conosciuto agli Uffici e a molti amministratori". 

Redazione