"Io, affetto da sindrome rara,ritorno a vivere grazie ai sanitari della clinica"

La bella storia di un paziente affetto dalla sindrome di Guillan Barrè

io affetto da sindrome rara ritorno a vivere grazie ai sanitari della clinica

Proveniente dalla Rianimazione dell’A.O. “San G. Moscati” di Avellino era stato trasportato presso il reparto Suap della Clinica MaRe di Pratola Serra

Pratola Serra.  

Sta bene e torna a casa dopo mesi di lunga riabilitazione. A Febbraio 2021 il paziente (A.T.) proveniente dalla Rianimazione dell’A.O. “San G. Moscati” di Avellino era stato trasportato presso il reparto Suap della Clinica MaRe di Pratola Serra (AV), per grave insufficienza respiratoria in poliradicolonevrite acuta (Sindrome di Guillian-Barrè). Una storia di buona sanità quella che arriva dalla clinica. 

"All’ingresso in Struttura il paziente era tracheostomizzato, in ventilazione assistita (non riusciva a respirare in autonomia) e si alimentava attraverso la peg. Inoltre non riusciva a muovere gli arti inferiori. 

La grande professionalità e la disponibilità di tutto il personale a fatto in modo di superare  assieme al paziente diversi momenti di difficoltà incluso un ulteriore trasferimento presso la Rianimazione del nosocomio avellinese per subocclusione intestinale, ma…..all’inizio di maggio il progressivo miglioramento delle condizioni cliniche generali e della motilità degli arti ci ha consentito di procedere alla rimozione della tracheotomia e della sonda peg - di legge nella nota stampa inviata dalla struttura -". 

Finalmente oggi 31 maggio, il paziente respira autonomamente, si alimenta e cammina con appoggio monolaterale e, con grande soddisfazione di tutto il personale della Struttura, è stato dimesso ed è potuto tornare a casa.

Lo stesso paziente, visibilmente emozionato e di fronte ai familiari increduli, per l'inaspettato risultato, ha voluto ringraziare tutti: 

"Dal Presidente Dr. Mauro Mastroberardino, alla Direttrice Annamaria Mariconda, al Direttore Sanitario Dr. Gennaro Iapicca, ai medici Dr.ssa Emma De Feo e Silvia De Masi, al responsabile della riabilitazione Dr. Carmelo Alvino, al coordinatore infermieristico Dr. Antonio Serpico, e tutti gli infermieri e operatori sanitari che, con competenza, professionalità e grande pazienza, hanno collaborato al raggiungimento di un risultato che possiamo definire straordinario - ha raccontato il paziente-".