Festa della Repubblica ad Ariano: monumento tra le erbacce e niente corona

Maggioranza e opposizione al comune distratti ma anche le associazioni non da meno

festa della repubblica ad ariano monumento tra le erbacce e niente corona

Non si può restare in silenzio

Ariano Irpino.  

Fatta eccezione dei manifesti pubblicati sulle cantonate della città e della bandiera nazionale ed europea davanti la facciata del municipio, come avviene ormai da anni, null'altro. Il due giugno va in archivio così ad Ariano Irpino.

Nessuna cerimonia o deposizione di una corona di alloro dinanzi al monumento ai caduti di piano della croce, circondato tra l'altro da erbacce. Si poteva intervenire almeno in occasione di un evento del genere.

Nulla a che vedere con le celebrazioni avvenute nei comuni limitrofi, come Savignano IrpinoFlumeri, Grottaminarda, solo per citarne alcuni, dove davvero è stata onorata questa ricorrenza, grazie ad una sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini.

Sotto accusa finisce l'amministrazione comunale tutta, maggioranza e opposizione, quest'ultima, distratta alla pari, più aggressiva sui social a mò di leoni da tastiera, nelle conferenze stampa ma all'atto pratico inconcludente e silenziosa. L'ultima caduta di stile da parte di questi ultimi, la diffusione di un comunicato stampa relativo a diatribe politiche mentre si svolgevano i funerali del compianto Gino Cusano. Si poteva almeno attendere in segno di rispetto verso un uomo che a differenza di tutti, le cose non le mandava a dire attraverso altri, ma ci metteva la faccia.

Per non parlare delle associazioni, assenti o pronte a farsi competizione tra loro solo in occasione di ricorrenze come l'8 marzo, ed altri avvenimenti per poi sparire nel nulla durante l'anno.

Uomini illustri come Fedele Gizzi, Antonio Bonnanzio, Antonio Lizzo, Agostino Oliva, Giuseppe Russo, Raffaele Verde, Erminio Grasso, non avrebbero mai fatto passare sottotono una ricorrenza simile. Ma parliamo di uomini veri e d'altri tempi.