Autonomia differenziata, Fico da Venticano: "E' la secessione dei ricchi"

Parte dall'Irpinia una forte battaglia del Movimento 5 Stelle contro una legge pericolososa

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Automomia differenziata, conseguenze sullo sviluppo del Mezzogiorno. Se n'è discusso nella sala consiliare del comune di Venticano...

Venticano.  

Parte dall'Irpinia il tour del Movimento 5 Stelle contro l'autonomia differenziata nel Mezzogiorno. Da Venticano l'appello forte di Roberto Fico già presidente della camera dei deputati: "La Campania e la provincia di Avellino sono contro l'autonomia differenziata. Il ragionalismo differenziato in chiave Calderoli spacca il paese e mina le fondamenta della nostra Repubblica. Significa che chi è più avanti, sarà sempre più ricco e chi è più indietro resterà vivrà sempre nella povertà. Immaginiamo la questione dei residui fiscali, la Lombardia li trattiene sul proprio territorio per investirli lì. Una regione come la Calabria che non ne ha, non può trattenerli e quindi sarebbe sempre più povera. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria secessione dei ricchi. Dobbiamo contrastarla in tutto il sud con i parlamentari di ogni schieramento."

Dello stesso avviso il vice presidente del Movimento 5 Stelle Michele Gubitosa

"Il Movimento 5 Stelle è contro questo decreto spacca Italia. Sappiamo tutti che con questa legge regioni che hanno avuto di meno negli anni avranno sempre peggio. E chi ha avuto di più, incrementerà ulteriormente. Le regioni del sud saranno fortemente penalizzate. Ecco perchè stiamo facendo un muro in parlamento e tra la gente. E' una materia difficile da far capire alle persone. Si tratta di una legge pericolosa che spacca l'Italia ed è proprio dall'Irpinia, dalle aree interne che parte il contatto con la gente."

Ad introdurre i lavori Pasquale Addonizio del gruppo locale 5 Stelle Venticano il quale ha evidenziato il divario economico e sociale tra Napoli e il sud Italia e le preoccupazioni dei giovani.

"Molti di noi vedono questa proposta come un ulteriore ostacolo alla realizzazione dei nostri sogni e ambizioni. Ci preoccupa il fatto che aumentando la disparità tra regioni vengano compromesse le nostre opportunità di istruzione, lavoro e sviluppo personali. Abbiamo bisogno di un sistema che ci faccia ben sperare per il futuro e ci dia la possibilità di contribuire in modo significativo alla formazione e trasformazione della società.

Se noi giovani con ci occupiamo della politica, sarà la politica ad occuparsi di noi e non farà sicuramente i nostri interessi."