Uniamoci per l'acqua: "O restiamo zitti e assetati, o ci uniamo e agiamo"

Da Grottaminarda l'appello del comitato: "Non possiamo aspettare che i rubinetti restino asciutti"

uniamoci per l acqua o restiamo zitti e assetati o ci uniamo e agiamo

"Uniamoci per l’Acqua, perché il tempo è scaduto. E la sete, questa volta, non aspetterà"

Grottaminarda.  

"Crisi idrica: i dati sono noti, l’inazione è complice. E noi cittadini che aspettiamo ancora? Le sorgenti sono dimezzate. Le piogge sono al minimo storico. I dati dell’Osservatorio dell’Autorità di Bacino non lasciano spazio a dubbi: il Sannio e l’Irpinia hanno già un piede nell’emergenza".

L'allarme arriva da Domenico Petrillo, Comitato Uniamoci per l'Acqua. 

"Lo sanno bene tutti quelli che gestiscono l’acqua: i tecnici, i dirigenti, i sindaci, i consiglieri regionali, i parlamentari, i governatori, i ministri. Sanno tutto. E non fanno nulla.

Hanno numeri precisi, grafici dettagliati, report aggiornati. Ma di fronte a tutto questo cosa fanno?
Presentano loghi nuovi. Inaugurano convegni. Posano per le foto. Rilasciano interviste piene di buone intenzioni. Fumo. Solo fumo. Con la solita manovella.

I livelli delle sorgenti del Terminio-Cervialto sono in caduta libera.

Le precipitazioni a Cassano Irpino e Caposele tra ottobre e aprile sono tra le più basse mai registrate. Il Molise arranca. E l’estate è appena cominciata.

Chi governa lo sa. Ma continua a dormire. A livello nazionale, regionale e locale la regola è sempre la stessa: lasciare tutto com’è, fino al disastro.  E i lavori per la rete colabrodo?  E gli investimenti urgenti?  E un piano vero per ridurre le perdite? Zero.

Allora cari cittadini, diciamolo chiaro: ribellarsi quando l’acqua manca è inutile.

Ribellarsi dopo è tardi. Ora è il momento di agire. Ora. Non possiamo aspettare che i rubinetti restino asciutti per alzare la voce. Non possiamo accontentarci più di comunicati vaghi e pacche sulle spalle. Non possiamo più sopportare chi vive di incarichi pubblici senza prendersi le responsabilità che comportano.  È ora di spazzarli via, questi mangia-pane a tradimento. Quelli che si muovono solo quando devono mettersi in mostra. Quelli che tagliano nastri e tagliano risorse. Quelli che non affrontano l’emergenza perché conviene non farlo.

Noi del comitato “Uniamoci per l’Acqua” diciamo basta.

Chiediamo da subito: Un piano regionale straordinario per la gestione dell’emergenza idrica. Un tavolo permanente con tecnici, comitati e amministrazioni locali per decidere come agire. Una moratoria su tutte le iniziative di facciata: basta convegni, vogliamo cantieri.

La mobilitazione delle comunità per difendere la risorsa più preziosa che abbiamo.

 L’acqua è di tutti. E senza l’acqua non c’è futuro. Chi oggi non fa nulla è complice del disastro che verrà.
E chi oggi resta in silenzio, domani non potrà dire “non lo sapevo”. È il momento di scegliere: o restiamo zitti e assetati, o ci uniamo, ci organizziamo e pretendiamo risposte. Uniamoci per l’Acqua Perché il tempo è scaduto. E la sete, questa volta, non aspetterà".