Le periferie come luogo dell’anima, lo sguardo di Ettore De Socio sulla città rivive in un concorso fotografico, che rilancia le passioni civili che ne hanno alimentato l’esistenza. E’ il senso del concorso fotografico a lui intitolato, promosso dalla famiglia De Socio e dell’associazione “Controvento” con il patrocinio dell’Amministrazione provinciale di Avellino, giunto alla seconda edizione.“Periferie 2025" è il titolo dell'iniziativa presentata questa mattina del Circolo della Stampa di Avellino La premiazione del concorso è prevista per il prossimo 18 ottobre, data dell’anniversario della scomparsa di Ettore De Socio, e avverrà presso i locali dell’ex Carcere Borbonico.
“Le periferie come spazio dell’anima, come luogo e sentimento, al di là dell’aspetto più strettamente urbanistico. Una periferia dai confini sempre più inafferrabili, che si fa strumento per comprendere meglio l’evoluzione dei luoghi della città”. Spiega così il giornalista Generoso Picone l’idea che muove la seconda edizione del secondo concorso fotografico intitolato alla memoria Ettore De Socio, dirigente Inail e protagonista della scena politica, sociale e culturale irpina, promosso dalla famiglia De Socio e da Controvento in collaborazione con la Provincia di Avellino, presentato questa mattina al Circolo della stampa. E’ Generoso Picone di Controvento a sottolineare come “Abbiamo scelto di raccontare le periferie non come dimensione urbanistica ma come metafora di una condizione di vita, come le intendeva Ettore che aveva dedicato numerosi reportage al racconto delle periferie cittadine. Dopo il buon riscontro dello scorso anno, abbiamo provato a compiere un salto in avanti con il sostegno di PhotoDiego Academy. La speranza è che possa diventare un progetto sempre più strutturato, un riferimento sul territorio".
E’ il figlio Fulvio a spiegare come “Siamo partiti lo scorso anno dalla volontà di restituire alla città il pensiero di mio padre, con la partecipazione di 70 fotografi. Quest’anno abbiamo cercato di rendere più articolato il progetto, alzando l’asticella del concorso che si configura come una vetrina nazionale, con opere di qualità Di qui la scelta di coinvolgere un esperto del settore come Augusto Pieroni e la PhotoDiego Academy.. Abbiamo chiesto agli artisti di raccontare una periferia sempre più dinamica, che finisce per confondersi con il centro, di individuare loro stesso i confini, a patto che esistano, in un tempo in cui gli spazi urbani sono in costante trasformazione". lla mostra. Stiamo definendo anche una serie di pillole sul tema delle periferie, con la collaborazione di un influencer”
Antonio Bergamino di Photo Diego spiega come “l’Academy è parte integrante del nostro progetto, sempre attento alla promozione della cultura sul territorio”