Ricorre domani domenica prossima, 27 luglio, la V giornata mondiale dei nonni e degli anziani, istituita nel 2021 da Papa Francesco e divenuta, ben presto, l’occasione per riflettere su quanto e come i nonni e gli anziani - valore fondamentale nel contesto della famiglia e di un popolo - possano e sappiano traghettare verso il domani, costituendo proprio un ponte tra passato e futuro.
L'intervento di Pasquale Orlando consigliere Cesvolab Irpinia-Sannio:
"llluminanti sono le parole di Papa Leone XIV che ha esortato a vivere l’esperienza giubilare come una opportunità per far visita frequentemente agli anziani , creando con loro e per loro reti di sostegno e di preghiera, intessendo relazioni che possano donare speranza e dignità a chi si sente
dimenticato.
L’allungamento della vita ha imposto nel corso degli anni cambiamenti decisivi nella nostra società, facendoci passare da un’epoca nella quale i nipoti non avevano la fortuna di conoscere i nonni o di trascorrere la loro infanzia con loro, ai giorni nostri nei quali, grazie a un’aspettativa di vita più alta, i nonni sono diventati una presenza fondamentale per i nipoti, per la loro crescita, capace di
accompagnarli sino all’età adulta.
Viviamo in un momento per certi versi straordinario: oggi per la prima volta nella storia convivono ben quattro generazioni che si confrontano quotidianamente nel mondo del lavoro e nella società civile. Magari meno nel Mezzogiorno che vede le famiglie spezzate alla ricerca di lavoro e opportunità.
L’alleanza tra generazioni resta un vero e proprio collante della nostra società, e in questa alleanza è fondamentale il ruolo e l’impegno degli anziani, vera e propria risorsa “collettiva”, per la famiglia, la società, l’intero Paese.
L’invecchiamento della popolazione, infatti, è una tendenza che sta ridisegnando le società in tutto il mondo e, secondo le stime, entro il 2030, il numero degli anziani supererà quello dei giovani. Con l’invecchiamento della popolazione, bisogni di un sistema sanitario inclusivo e di servizi sociali di sostegno sta crescendo notevolmente.
Si tratta di una sfida che il nostro Paese non può permettersi di mancare e che purtroppo invece viene tradita dalle politiche messe in campo, che tagliano la spesa pubblica a partire dalla sanità e dal mancato
finanziamento della legge sulla non autosufficienza e che non sostengono adeguatamente la tenuta del potere d’acquisto dei pensionati, con politiche fiscali che penalizzano in particolare lavoratori e pensionati.
Per le nostre zone interne strette tra denatalità e spopolamento la sfida vale
doppio, vale la sopravvivenza".
