Evento straordinario in Irpinia a Gesualdo. Lunedì 22 settembre, veglia di preghiera nella chiesa di San Nicola in occasione della benedizione del busto di San Pio da Pietrelcina, donato dallo studio d'arte Cave Michelangelo di Massa Carrara del cavaliere Franco Barattini.
L'appuntamento è alle ore 19.30. Nel corso dell'avvenimento ci sarà anche la benedizione della lampada e dell'olio offerto dal gruppo di preghiera di Padre Pio di Gesualdo.
Il 22 settembre è la data importante in cui Padre Pio ha celebrato la sua ultima messa prima di spirare poi il giorno successivo, il 23 settembre 1968 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo. In quella circostanza svenne, lasciando tutti sgomenti in lacrime.
Sempre lunedì 22 settembre alle 21.00: ci sarà il concerto meditazione e la lettura delle epistole di Padre Pio. Sabrina Caprarella soprano, Renato Fucci organo, Vittorio Maschile flauto, Silvano Fusco violoncello. Alle 22.00 la lettura del beato transito e benedizione con la reliquia del santo.
Il parroco Padre Enzo Gaudio invita tutti a partecipale allo straordinario evento. "Si ringraziano le autorità religiose, civili e militari, il cavaliere Franco Barattini, Valerio Petruzzo, le associazioni di volontariato Anpas e Fratres di Gesualdo, pro loco e gruppo parrocchiali.
Il messaggio di padre Enzo Gaudio alla comunità
"Il nuovo busto di San pio non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo di speranza. La comunità di Gesualdo rinforza il legame con San Pio attraverso la contemplazione della sua immagine.
Inoltre l’opera incoraggia anche una riflessione sulla preghiera. San Pio è stato conosciuto per la sua dedizione assoluta alla preghiera, in particolare alla celebrazione della messa e alla confessione.
Per i fedeli, vedere la sua immagine significa essere stimolati ad una vita di preghiera più consapevole.
A livello pastorale, l’inaugurazione del busto è poi un momento di rafforzamento dell’identità della comunità. San Pio, per la sua fama di santità e per la sua capacità di toccare i cuori, diventa il nostro compagno di ogni giorno.
In sostanza, questo busto non è solo un’opera d’arte ma un segno pastorale vivo: un mezzo attraverso il quale la comunità può rinnovare il suo impegno nella preghiera, nella carità, nell’ascolto della parola di Dio e nel cammino di conversione personale.
È anche un’occasione per riflettere sul modo in cui, anche oggi, il nostro agire cristiano può rispecchiare la spiritualità e l’amore di San Pio".
