"Ecco una proposta concreta che un sindaco competente, dovrebbe avanzare per contrastare il ridimensionamento scolastico, utilizzabile in consiglio comunale, nei confronti della Regione e dell’Ufficio Scolastico della Campania:
Tutela dell’autonomia scolastica e del diritto allo studio nel territorio comunale. Il Sindaco del Comune di Ariano Irpino, premesso che il ridimensionamento scolastico comporta la perdita dell’autonomia degli istituti, la riduzione dei servizi educativi e un indebolimento del tessuto sociale del territorio, le scuole rappresentano un presidio culturale, sociale ed educativo fondamentale, soprattutto nei piccoli e medi comuni, la chiusura o l’accorpamento degli istituti provoca disagi alle famiglie, aumento degli spostamenti degli studenti e rischio di spopolamento".
E' quanto scrive in una nota Luciano Giorgione di Ariano al Centro
"Considerato che il Comune ha il dovere di garantire pari opportunità educative e contrastare le disuguaglianze territoriali, esistono margini normativi e progettuali per soluzioni alternative al semplice accorpamento".
Ariano Irpino è il comune più esteso della Campania con ben 186Km/quadrati propone:
1) Mantenimento dell’autonomia scolastica. Richiedere alla Regione e all’Ufficio Scolastico Regionale una deroga ai parametri numerici, motivata da criteri territoriali, sociali e logistici.
2) Piano comunale di sostegno alle scuole. Il Comune si impegna a supportare gli istituti con: servizi di trasporto scolastico potenziati, miglioramento delle strutture e degli spazi didattici, supporto a progetti educativi, culturali e digitali.
3) Rete scolastica territoriale. Creazione di una rete tra scuole del territorio per la condivisione di risorse, laboratori e progetti, mantenendo però le singole identità scolastiche.
4) Valorizzazione dell’offerta formativa. Attivazione di indirizzi e progetti innovativi (musica, sport, tradizioni locali, inclusione, educazione ambientale) per aumentare le iscrizioni.
5) Tavolo istituzionale permanente. Istituzione di un tavolo di confronto tra Comune, scuole, famiglie, sindacati e Ufficio Scolastico per monitorare la situazione e individuare soluzioni condivise.
Conclusione
"Il sindaco deve chiedere la sospensione di ogni provvedimento di ridimensionamento e l’apertura di un confronto istituzionale, affinché la scuola resti un presidio vivo e centrale per il futuro della comunità".
