Ariano, preselezione infermieri: il sindacato non tace

L'intervento del Nursind dopo la clamorosa protesta ad Ariano degli infermieri.

Ariano Irpino.  

Riceviamo e pubblichiamo

Ariano, preselezioni mobilità infermieri: silenzio di altri sindacati ma non del Nursind. Il Sindacato delle Professioni Infermieristiche da anni è impegnato contro la legge 114/2014 che in tema di mobilità prevede l’obbligo del “nulla osta”dell’azienda di provenienza. Con l’entrata i vigore della suddetta legge è stato modificato l’art. 30 del Dlgs 165/2001 che al comma 1 prevede: le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti di cui all’art.2 , comma 2. appartenenti a una qualifica corrispondente e in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento, previo assenso dell’amministrazione di provenienza. E’ da qui che parte la protesta degli infermieri e del Nursind Tale modifica, infatti, rende inutile lo strumento della mobilità ed il dipendente pubblico diviene sostanzialmente proprietà privata di una pubblica amministrazione. A gennaio 2015 il Nursind ha predisposto un apposito emendamento invitando Governo e Parlamento a farlo proprio e che riportiamo di seguito: “Al comma 1 dell’art. 4 della legge 11 agosto 2014, n. 114 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 al termine del primo periodo siano abrogate le parole “previo assenso dell'amministrazione di appartenenza”.” Accanto al problema del nulla osta poi c’è un problema tutto campano, in quanto le procedure di mobilità disposte dalle ASL della Campania sono diverse da quelle del resto del paese. La regione Campania infatti è l’unica regione d’Italia che indice preselezioni per la mobilità! Questo il motivo che ha portato all’esasperazione gli oltre 350 infermieri che lo scorso venerdì ad Ariano con le loro proteste (pacifiche) hanno bloccato ed annullato la prova di selezione. Ricordiamo per i non addetti che il bando iniziale assegnava 60 punti per i titoli e 40 per il colloquio, da qui la prima illegittimità: il colloquio. Eppure, dopo un anno e tre mesi, dei 60 punti per i titoli neanche l’ombra. Nel frattempo usciva una delibera che annunciava che gli ammessi alla procedura di mobilità erano circa 750 infermieri. Dopo alcune settimane l’Asl di Avellino a sorpresa emetteva una nuova delibera che prevedeva una inammissibile preselezione. Come detto, le normative in vigore non stabiliscono né colloqui né prove d’esame - per legge le mobilità si fanno solo per titoli - su questo si è ampiamente espressa anche la Cassazione a Sezioni Unite del 24 febbraio 2015. E cosi con i soldi pubblici viene appaltata una ditta esterna per l’organizzazione di una preselezione (illegittima) Veniamo poi a conoscenza che la ditta risulta essere la stessa che ha organizzato le preselezioni (illegittime) al Ruggi d’Aragona di Salerno nel 2014. Poca trasparenza e spreco di soldi pubblici che possono dare adito ad interpretazioni di corruzione legalizzata. Infermieri denigrati in mano a sporchi giochi politici e clientelari. Il Coordinamento Regionale Nursind Campania aveva gia denunciato queste illegittimità a febbraio 2016 attraverso una lettera aperta al Ministro della Sanità, alla Autorità Nazionale Anticorruzione al Governatore della Regione Campania e ai Direttori della ASL/AAOO della Campania. A questa ne seguiva un’altra il 28/06/2016 che alleghiamo per conoscenza. Il segretario Territoriale Nursind Avellino Romina Iannuzzi.