Balla Bella, un canto d'amore dedicato all'Irpinia

I Malamente ci parlano del loro prossimo lavoro.

Musiche popolari, creatività, magia. Giovani che vogliono restare nella loro provincia e vivere grazie alla musica

Manocalzati.  

Balla Bella, titolo del primo album dei Malamente, prende il nome dall’unico brano inedito del gruppo. Una fusione fra il passato, rappresentato dalle musiche e dalla tradizione della cultura popolare irpina, e il presente, con il calore e la creatività che da sempre rappresenta il lavoro dei Malamente.

Balla Bella rappresenta l’invito a ballare rivolto ad una donna. Un rito diffuso in passato durante le feste contadine, ma anche una dichiarazione d’amore alla vita stessa. Un messaggio di speranza che anima quanti si lasciano trasportare dalle antiche musiche della provincia. I ragazzi, in questo loro cd, invitano a ballare per affrontare col sorriso, l’ottimismo, e la passione, anche i momenti duri della vita che sembrano difficili da superare. Il lavoro è composto da undici brani che sono l’emblema della ricerca delle musiche popolari che i Malamente raccolgono fin dalla costituzione del gruppo. Un patrimonio vastissimo che poi hanno rieseguito attraverso la loro personale rappresentazione. Entrano a far parte del lavoro del gruppo, anche tre signore di Montemarano, ballerine d’eccezione, che si sono volentieri prestate a supportare i ragazzi riproponendo le loro danze tradizionali.

Pietro Accomando, dei Malamente, racconta l’episodio che le riguarda: “Per cominciare rivolgo un grazie infinito a Donetti Elena, Cantone Grazia e Rosetta d’Agnese. Le abbiamo viste ballare durante una manifestazione a Montemarano, e ci hanno subito incantato per il modo in cui si lasciavano trasportare dalla musica. Averle in squadra per il nostro primo disco, è stato un onore e un piacere”.

L’obiettivo dell’album si conferma quello che anima la band dalla sua costituzione: “Divulgare la tradizione e le bellezze della provincia irpina. Diffondendo le musiche del passato grazie all’entusiasmo dei tre ragazzi di Manocalzati”.

Come nelle feste popolari, anche in questo cd, la musica si conferma momento catartico per sfuggire ai momenti duri della vita.

“Ringraziamo – conclude Pietro – tutti quelli che ci hanno sempre sostenuto. Un grazie speciale al professor Virgilio Iandiorio che ci ha aiutato tantissimo nella ricerca dei brani della cultura popolare, e a Gaetano Guarino che ci è sempre stato vicino”.

Andrea Fantucchio