Coronavirus. Negozi chiusi in Irpinia. "Scelta di buon senso"

Serrande abbassate fino al 15 marzo di molti esercenti e ristoratori cinesi

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Avellino.  

Un’azione di buon senso. Il portavoce della comunità cinese in Campania motiva così la decisione, presa nei giorni scorsi, di numerosi gestori che in Campania hanno chiuso temporaneamente le loro attività. Anche ad Avellino e provincia serrande abbassate con cartelli che avvisano la clientela. Ristoranti e negozi interrompono l'attività. L’appuntamento è al 15 di marzo per la ripresa. Questa la scelta condivisa e portata avanti con fermezza dagli esercenti sul territorio.
“In Cina – ha dichiarato all’Ansa Wu Zhiqiang, presidente del sindacato cinese nazionale – la chiusura di esercizi pubblici e luoghi di aggregazione ha contribuito ad arginare il diffondersi del virus e abbiamo ritenuto, senza nessuna imposizione o indicazione istituzionale, di agire basandoci sul nostro senso civico sapendo che questo produrrà anche un danno economico ai miei connazionali che hanno aderito all’iniziativa. Così come accadde nei primi giorni di allarme – ricorda – quando la comunità cinese napoletana decise di mettere in autoquarantena i connazionali di rientro dalle aree colpite anche stavolta abbiamo deciso di agire in autonomia”.