Agricoltori, Merlino: contro caro prezzi, puntare al nostro sistema produttivo

La direttrice nazionale della Cia all'assemblea soci. Stefano di Marzo nuovo presidente

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Avellino.  

Il Covid prima, la guerra dopo ha inciso sul comparto dell'agricoltura. L'assemblea di Cia Agricoltori Italiani è stata occasione non solo di designare il nuovo presidente ma anche per affrontare i problemi che hanno investito il settore in questo momento storico. Ieri mattina all'hotel de la ville di Avellino, gli agricoltori irpini si sono riuniti alla presenza della direttrice nazionale della Cia, Mirella Merlino. «L'Organizzazione Cia avrà un percorso di forte rinnovamento della governance, sia territoriale che nazionale – ha dichiarato Merlino - che ci consente di essere sempre più una rappresentanza capace di essere attenta, moderna e più vicina ai territori i territori. Il dramma della guerra in cui ci siamo improvvisamente trovati ha acuito ulteriormente delle fragilità strutturali del nostro settore, quindi noi abbiamo la responsabilità di portare avanti due tipologie di azioni: azioni di emergenza per evitare che settori di altissima eccellenza, come ad esempio il comparto dell’allevamento, delle nostre carni dopo Igp. Allevamenti che ovviamente risentono del fatto di non poter avvalersi della mangimistica e quindi di tutta l’alimentazione animale che viene dai cereali, principalmente dal mais, poi abbiamo dei danni già sull’export del vino. Quindi su questo bisogna intervenire immediatamente, ci sono risorse che sono state concepite e saranno stanziate a livello europeo, la nostra richiesta è che si intervenga immediatamente per consentire a questi settori di sopravvivere. Inoltre dobbiamo rendere l’Italia meno dipendente da paesi esterni, da fattori esogeni rispetto a una crisi come questa e quindi ritornare a produrre ed essere competitivi. Inoltre, dovremo superare anche tante altre nostre fragilità che derivano dal dipendere fortemente anche su altre materie prime, in particolare per l’agricoltura sui fertilizzanti, che sono sottoprodotti del gas, di cui dipendiamo al 100% dalla Russia. In riferimento a questo, dobbiamo ripensare al nostro sistema produttivo che deve ricominciare ad avere la sua maggiore indipendenza e libertà». Intanto, all'unanimità è stato eletto il nuovo presidente Cia Avellino, Stefano Di Marzo.