Caro-Bollette, panificatori in rivolta: "Fino al 700% di aumenti"

Venerdi nuova mobilitazione davanti la prefettura di Avellino

caro bollette panificatori in rivolta fino al 700 di aumenti

Il grido d'allarme lanciato da Enrico Savelli, rappresentante del settore

Avellino.  

I panificatori irpini sono allo stremo. Alle prese con il  caro energia stanno facendo i salti mortali per mantenere i prezzi del pane ancora invariati.

Ieri la protesta choc andata in scena a Napoli per lanciare il loro grido d’allarme. Ma la mobilitazione non si ferma. Venerdì prossimo si replicherà ad Avellino.

“Abbiamo ottenuto le autorizzazioni per scendere di nuovo in piazza. Ci vedremo venerdì alle 10 davanti la Prefettura spiega Enrico Savelli, rappresentante dei Panificatori per la Confcommercio Avellino -  Aspettiamo almeno 200 persone per far sentire la nostra voce ma confidiamo in questa settimana di tempo per raccogliere ancora altre adesioni. La situazione è diventata insostenibile molti di noi sono sul punto di chiudere".

"Dobbiamo fronteggiare aumenti in ogni campo: dall’energia elettrica, alla farina, ai cartoni per la pizza. Siamo di fronte a rincari anche del 600-700 per cento. Allo Stato chiediamo che riporti le bollette al costo di 3-4 mesi fa. Stiamo cercando di non decidere nuovi aumenti"

La gente crede che dietro questi rincari ci sia anche una forte speculazione. “Non può essere soltanto l’effetto della guerra, qui c’è bisogno di mettere un tetto a questi aumenti.

E in tanti hanno già ridotto l’acquisto del pane da mettere sulle proprie tavole. Sono preoccupati anche i gestori dei bar. In molti sono costretti a chiudere prima per ridurre il caro energia e in qualche caso il caffè arriverà a 1.50 euro.