IrpiniAmbiente e la multiservizi, Fp CGIL: "Buonopane convochi i sindacati"

Morsa e Manocchio: "Non è normale che le organizzazioni siano all'oscuro di tutto"

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La nota

Avellino.  

Sono la Segretaria Generale della Fp Cgil, Licia Morsa e la Segretaria Regionale della Fp Cgil Campania Mary Manocchio, ad intervenire attraverso una nota congiunta

Da poco più di un mese, le testate giornalistiche stanno pubblicando notizie su gestione integrata dei rifiuti, depurazione industriale e gestione idrica.

Secondo il dispositivo normativo regionale, dopo alcuni anni di ritardi ingiustificati, l’Ato Rifiuti con delibera n.13 del 07/09/2022 determina un ulteriore atto di indirizzo che va verso la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti a totale gestione pubblica, con l’acquisizione della Soc. Irpiniambiente.

Nel mentre, la Provincia, socio unico della stessa Società Irpiniambinete, attraverso organi stampa, in solitudine, annuncia programmi alternativi o complementari coinvolgendo questo o quell’Ente, questa o quella società. Momenti di incertezza che hanno ulteriormente rallentato la definizione del ciclo integrato dei rifiuti, Biodigestore incluso, completamente scomparso dalla discussione, assolutamente non in contrasto con eventuali altri progetti che mirino alla gestione pubblica dei servizi ai cittadini.

Affermano: «Ricordiamo a noi stessi ed al Socio unico di Irpiniambiente SpA che la disintermediazione impoverisce il confronto ed in una piccola provincia come la nostra dove la recessione è tangibile, sedersi per contribuire alla costruzione di un progetto potrebbe significare grande cosa».

«Poi, se la convocazione alle Organizzazioni Sindacali di categoria è anche un obbligo contrattuale, il Presidente della Provincia farebbe bene a riscontrare la nostra richiesta di urgente incontro ed il suo relativo sollecito».

Non è normale che da un mese e mezzo la Soc. Irpiniambiente è su tutte le pagine di giornale e chi ne ha la prerogativa alla trattazione è allo scuro di ogni cosa.

Attendiamo di conoscere le prospettive future per la società e le garanzie del servizio erogato ai cittadini, siamo ben disposti ad ascoltare e magari condividere progetti futuri ambiziosi, ma partiamo dall’esistente e ragioniamo su ciò che è fattibile.