"Con Mario Iuorio il vero cambiamento ad Ariano"

Si presenta alla città il candidato sindaco sul quale il Movimento 5 Stelle intende scommere

Non usa mezzi termini Maraia e accusa a più riprese l’attuale amministrazione Gambacorta...

Ariano Irpino.  

“Siamo noi l’unica vera alternativa credibile. 16 cittadini, con tutte le carte in regola, che potranno fare tanto per questa città. Ambiente,  infrastrutture, opere pubbliche, sanità, lavoro. Sono solo alcune delle questioni sulle quali concentreremo la nostra attenzione.”

Si presenta così Mario Iuorio, il candidato sindaco sul quale il Movimento 5 Stelle, intende scommettere per rilanciare il futuro di Ariano.

“Attraverso il progetto Ariano, intendiamo offrire un’alternativa seria e concreta alla nostra città Bonificheremo le discariche e installeremo centraline per monitorare il tasso d’inquinamento. Affronteremo ma in maniera seria e concreto la spinosa questione del traffico a Cardito e il problema infrastrutture nelle periferie. Abbiamo l’esempio Creta, una contrada trascurata e le strade rattoppate in centro. Per non parlare poi  delle opere incompiute, i parcheggi”.

Iuorio, ha parlato anche dei fondi europei”. “Ariano, in questi anni avrebbe potuto giovarsi di fondi europei che, invece, sono stati bloccati. Noi creeremo delle commissioni per utilizzare al meglio i soldi pubblici”.

A sostenere il candidato sindaco, nel giorno della presentazione, i deputati Generoso Maraia e Angela Ianaro, il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia e il consigliere regionale Michele Cammarano.

Non usa mezzi termini Maraia e accusa a più riprese l’attuale amministrazione: “Con Gambacorta ancora sindaco Ariano sarà un paese per 96 persone. Spazzeremo via questa cappa che non giova alla città. C’è bisogno di aria nuova e noi puntiamo a vincere. La città ha bisogno di uno scossone per rialzarsi dopo anni di inerzie. Nessuno sa cosa sta accadendo a Difesa Grande, non ve lo diranno mai.

Bagdad è qui, lungo viale Tigli. Basta questo solo esempio di inefficienza per dire basta alla politica degli annunci, dei nastri e delle inaugurazioni.”