Ospedale Landolfi, Grassi interroga il Governo

Il senatore Lega denuncia il costante depotenziamento del presidio di Solofra e attacca De Luca

ospedale landolfi grassi interroga il governo

«la strada intrapresa non e` quella giusta i segnali non sono incoraggianti. I posti letto (per un totale di 151), programmati per le varie branche specialisti- che e previste dal decreto, sono ancora lontanissimi dall’essere realizzati».

Solofra.  

Arriva in Parlamento il caso del presidio ospedaliero Landolfi. Il senatore della Lega Ugo Grassi ha presentato una interrogazione a ministro della salute Roberto Speranza per "sapere come il governo intenda agire per rimediare ai fallimentari effetti prodotti dalla sciagurata scelta del gover natore Vincenzo De Luca di accorpare l’ospedale ‘’Landolfi’’ di Solofra al ‘’Moscati’’ di Avellino - scrive Grassi - sancita con il decreto 29 del 2018. Spacciata come salvezza del nosocomio solofrano, la realta` parla di una struttura dove le sedute operatorie sono state dimezzate, con liste d’attesa che arrivano a cinque mesi, con una fuga costante di personale sani- tario e una direzione sanitaria obbligata, per fronteggiare la si- tuazione, ad imporre l’attivita` di pronto soccorso ortopedico solamente dalle 8 alle 20. La Lega chiede con forza -conclude Grassi- l’attuazione completa del decreto 29, la convocazione dei concorsi per la sostituzione del personale mancante, ma soprattutto che del ‘Landolfi’ si faccia uso ragionato e funzionale, senza gravare sul Moscati’ dando cosi` reale attuazione all’accorpamento dei due ospedali, e fornendo all’intera popolazione del Salernitano fino a Napoli e Benevento un’offerta sanitaria di primo livello e di grande operativita`».  

Nell’interrogazione del senatore della Lega Grassi si chiede anche «di sapere quali azioni il Ministro Speranza ritenga opportuno intraprendere, per quanto di sua competenza, per salvaguardare la salute pubblica del bacino di utenti dei due presidi ospedalieri ‘’Landolfi’’ e ‘’Moscati’’ nell’interesse della popolazione tutta, nonche´ dei medici specialisti impiegati nelle strutture, affinche´ gli stessi non le abbandonino in favore di altri presidi». Inoltre nell’interrogazione Grassi sottolinea che «la strada intrapresa non e` quella giusta  i segnali non sono incoraggianti. I posti letto (per un totale di 151), programmati per le varie branche specialisti- che e previste dal decreto, sono ancora lontanissimi dall’essere realizzati».