"L'Unione di centro ha ottenuto il 6,8 per cento delle preferenze, percentuale determinante per la vittoria della candidata del centrodestra Jole Santelli". Lo afferma il deputato Gianfranco Rotondi che si dice soddisfatto per il risultato delle elezioni in Calabria, considerato che il Movimento Cinque Stelle nella regione ha raggiunto appena il 7,35 % non entrando nemmeno in consiglio regionale.
Dunque per Rotondi l'esperimento politico avviato a Roma due settimane fa può andare avanti e può giocare un ruolo significativo nelle prossime competizioni elettorali, a partire dalla Campania.
In una intervista all'Agenpress Rotondi spiega: "Partiamo da zero. Possiamo solo crescere. Sono ottimista in base a due parametri: il popolarismo è la cultura di riferimento della Dc, per la quale ha votato larga parte della popolazione compresa tra i 45 e i 100 anni, cioè la maggioranza degli italiani. Secondo parametro: il partito popolare europeo governa l’Europa, è il partito più votato dai cittadini europei. Tradotto in pratica: l’idea è attuale, tocca darle in Italia una rappresentanza".
Relativamente alla scelta del leader del “Partito del Popolo Italiano” vi sono indicazioni divergenti. Da un lato, si afferma che Lorenzo Cesa possa essere il leader più qualificato, ma si è fatto anche il nome di Giuseppe Conte, se vi saranno le condizioni perché il presidente del Consiglio possa accogliere una possibile proposta.
“Noi proponiamo di tornare ai partiti, e perciò chiediamo un impegno a Lorenzo Cesa che – pur essendo ancora giovane – viene da quella esperienza e la conosce bene. Altro discorso è la leadership da proporre in campagna elettorale: Conte, al pari di altri, ha il profilo per guidare il Paese, tant’è che già lo guida” ha risposto Rotondi che sulle alleanze è certo: "quella più naturale è con Forza Italia". Con Berlusconi il deputato irpino dice di aver già parlato: “Berclusconi è entusiasta del nostro cammino” ha aggiunto.
