"Mentre si piangono i morti ad Avellino sabato sera di follia"

Reazioni da più referenti politici che commentano aspramente quanto avvenuto la scorsa notte

mentre si piangono i morti ad avellino sabato sera di follia
Avellino.  

Movida e cori ad Avellino nella notte di assembramenti con il sindaco Gianluca Festa acclamato dai giovani: fioccano le reazioni dei politici irpini.  "Trovo assolutamente incomprensibile l'atteggiamento del sindaco di Avellino Gianluca Festa, inopinatamente protagonista dell' assembramento che abbiamo visto nelle immagini riportate dai media. Si tratta di una inaccettabile mancanza di rispetto nei confronti di quei medici, infermieri e operatori sanitari che in questi mesi hanno rischiato la vita nelle trincee degli ospedali, nei confronti di quelle famiglie che in questi mesi hanno pianto i propri cari senza nemmeno poterli salutare per l'ultima volta, nei confronti di cittadini, imprenditori, commercianti, artigiani che stanno provando a rialzarsi nel rispetto delle regole"- commente Michele Gubitosa, deputato M5S alla Camera.

"Rischio nuovo lock down"

"Non siamo ancora fuori pericolo come si evince dalle immagini del festeggiamento del sindaco Festa, la crisi sanitaria ed economica va affrontata con la massima accortezza e attenzione. Non possiamo permetterci un nuovo lockdown, sarebbe un disastro, e questi atteggiamento incoscienti di certo non aiutano. La politica dovrebbe dare l'esempio e spero che questo pessimo segnale venga subito smentito dalla stragrande maggioranza dei cittadini che continuerà a rispettare le regole per il bene comune di tutti noi" - conclude Gubitosa.

"Un sabato sera di follia"

I referenti di Più Europa affidano ad una nota stampa il loro commento su quanto accaduto: "L'unico modello in cui ci riconosciamo è quello di una società aperta, solidale, libera e responsabile.

Non abbiamo sempre condiviso le misure che sono state prese per contenere Covid 19, ma riteniamo che la tutela della salute dei cittadini debba essere una priorità assoluta.

Abbiamo rispettato e onorato il personale sanitario, i volontari, gli operatori di protezione civile e tutti quelli che hanno affrontato l'emergenza in prima linea. Abbiamo pianto i tanti morti e ci siamo sentiti molto vicini ad una comunità della nostra provincia, quella di Ariano Irpino, particolarmente colpita da questa tragedia. 
L'Italia, la Campania, l'Irpinia devono però ripartire per offrire ancora una prospettiva, una speranza. In questa fase delicata le istituzioni devono essere esempio di serietà e fermezza: le regole, anche quelle che non condividiamo del tutto, devono essere rispettate da tutti affinché non si ritorni nell'incubo dei mesi scorsi. 
Quanto accaduto in un sabato sera di follia sta rimbalzando tra gli organi d'informazione di tutta Italia offrendo un'immagine distorta della città e della comunità irpina. Avellino non è la curva di uno stadio, i suoi cittadini non sono ultrà che offendono gli abitanti di un altro capoluogo campano, il suo sindaco non dovrebbe essere un capo tifoso armato di tamburelli, triccabballacche e scetavajasse.

E' inconcepibile che, mentre durante il giorno cittadini e pubblici esercenti siano tenuti ad un  rispetto rigoroso delle regole pena multe salatissime, di notte la città diventi una zona franca. I giovani non vanno demonizzati, siamo d'accordo. I ragazzi vanno consigliati e responsabilizzati e quanto accaduto è andato esattamente nella direzione opposta.

"Pagina vergognosa"

Dal canto suo Luca Cipriano di Controvento annuncia una conferenza stampa per domattina alle ore 11 davanti la prefettura per chiedere provvedimenti immediati sul caso, annunciando azioni legali a corredo che accertino eventuali reati e responsabilità del primo cittadino.

Quella che la città Avellino ha vissuto sabato sera – con l’inqualificabile spettacolo a cui ha dato vita il sindaco Gianluca Festa tra la folla di giovani della cosiddetta movida di via De Conciliis – costituisce una ulteriore pagina di vergogna e umiliazione per l’intera comunità che non può essere catalogata nei termini del folclore locale. La città che ha sofferto le durissime giornate dell’emergenza da Covid-19, la città che si è misurata con indicibile sforzo nell’assistenza e nella cura alle persone, la città che è segnata dalla pesante crisi che ne è scaturita, la città che è rigorosamente impegnata nel rispetto delle regole imposte dalla straordinaria condizione, la città che guarda con estrema preoccupazione e profonda incertezza al futuro prossimo venturo, la città di Avellino non può meritare un comportamento simile da parte di chi dovrebbe essere il suo massimo rappresentante istituzionale. 

"Ci sono gli estremi per azioni legali"

 L’associazione “Controvento” ritiene che ci siano tutti gli estremi per un intervento da parte della Prefettura e della Questura, che è garante dell’ordine pubblico. Lo chiede anche e soprattutto perché quanto è accaduto sabato sera ha dei precedenti della stessa natura e perché è convinta che non debbano esserci altri episodi uguali e peggiori. L’associazione “Controvento” richiama anche le forze politiche che compongono il consiglio comunale perché – quelle di maggioranza - prendano le distanze dal populismo straccione di Festa e – quelle di opposizione – maturino un atteggiamento di fermezza intransigente nel condannare e bloccare l’istrionismo mediocre del sindaco.

 Avellino e l’Irpinia non possono consegnarsi a un clima del genere: se nel tessuto della città e della provincia c’è ancora la traccia di una coscienza civile, questo è il momento in cui si esprima. C’è bisogno di uno scatto di responsabilità e di una nuova qualità della politica e dell’amministrazione. C’è bisogno che ciò avvenga presto e subito. C’è bisogno di un’autentica svolta.

"Uno spettacolo indecente"

Gianluca Festa si è reso protagonista dell’indecente spettacolo di via De Conciliis alla vigilia della presentazione da parte sua delle proposte che il suo comitato di saggi ha elaborato. Se le premesse sono quelle di sabato sera, sarebbe il caso che eviti di compilare libri di improbabili sogni e si dimetta subito. Avellino ha già capito quale è il suo progetto.

Maurizio Petracca: la maggioranza prenda le distanze da Festa

«Quanto accaduto la notte scorsa nel centro di Avellino è un episodio di una gravità assoluta, rappresenta il punto più basso nella vita civile, politica ed istituzionale della nostra città. Un sindaco, massima autorità sanitaria sul territorio comunale, che di fatto incita all’assembramento selvaggio in tempo di pandemia non è degno di ricoprire quel ruolo e di rappresentare una comunità. Gianluca Festa deve dimettersi, senza se e senza ma. Altrimenti deve essere la sua stessa maggioranza a prendere le distanze, in maniera drastica, da quanto accaduto. Se così non fosse la maggioranza che oggi sostiene Festa si macchierebbe di connivenza con chi istiga a calpestare le norme vigenti, i sacrifici di questi mesi, la memoria dei morti». Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Maurizio Petracca.

"Danno di immagine per Avellino"

«Incalcolabile – aggiunge Petracca – il danno di immagine arrecato alla città da questi comportamenti irresponsabili messi in campo proprio da chi dovrebbe adoperarsi per tutelare la salute e l’incolumità pubblica. I cori razzisti, le espressioni volgari indirizzate ad altri rappresentanti istituzionali, le contrapposizioni territoriali portate avanti attraverso l’odio e la violenza e tutto con il primo cittadino al centro dell’arena: scene misere, di cui vergognarsi e che hanno fatto il giro dei media nazionali, offendendo l’onore di Avellino, gettando discredito su di una comunità che in questa fase così complicata ha dato ampia dimostrazione di buonsenso, responsabilità e disciplina, gettando alle ortiche il dettato costituzionale che parla di funzioni pubbliche esercitate con disciplina ed onore. A nessuno saranno sfuggiti i video delle settimane scorse in cui il primo cittadino, in maniera scomposta, si diceva pronto a tutto affinché Avellino non diventasse la Bergamo del Sud, avviando protocolli strampalati e campagne di prevenzione prive di qualsiasi fondamento scientifico. Ebbene, mentiva. Alla luce di quanto accaduto stanotte è chiaro che Festa ha a cuore solo la sua smodata ambizione, il suo egocentrismo e la sua vanità, tanto da commettere gesti cosi inqualificabili e non riuscire nemmeno a maturare la consapevolezza dell’errore».

"Le dichiarazioni di Festa sono preoccupanti"

«Le giustificazioni che in mattinata Festa ha addotto per spiegare il delirio di questa notte – conclude Petracca – sono quasi più preoccupanti del gesto stesso. E’ chiaro che non può essere guida di una comunità che egli stesso mette a rischio con i suoi comportamenti sconsiderati, strumentalizzando tra l’altro i più giovani, inconsapevolmente caduti nella trappola del suo narcisismo, in spregio alle famiglie, ai bambini, agli anziani che tanti sacrifici e tante rinunce hanno dovuto affrontare in queste settimane così dure per tutti. Se Festa non riesce a comprendere la gravità dei suoi comportamenti, un sussulto di dignità dovrebbero averla i consiglieri che lo sostengono. Se così non sarà, la deriva sembrerebbe inarrestabile, una deriva che Avellino non merita».

"Subito le dimissioni"

L’associazione Ossigeno stigmatizza il comportamento del sindaco di Avellino Gianluca Festa per quanto accaduto nella serata di sabato in via De Concilii. Dopo l’ennesimo braccio di ferro con la Regione, il sindaco aveva annunciato controlli alla movida e garantito il rispetto delle regole. Le immagini che hanno fatto il giro d’Italia, invece, restituiscono una situazione a dir poco vergognosa: Gianluca Festa, piuttosto che richiamare al rispetto dell’obbligo della mascherina e del distanziamento fisico, scattava selfie accerchiato da centinaia di giovani. Non contento il Sindaco come fosse un capo ultras ha diretto i cori dei giovani presenti
contro Salerno e contro il governatore De Luca. L’Associazione Ossigeno condivide l’ondata di sdegno e di profondo sconcerto che attraversa oggi la città e nel condannare duramente l’indecoroso atteggiamento che ha portato Avellino alla ribalta della cronaca con immagini indecenti, chiede con fermezza le dimissioni del sindaco.
L’Associazione Ossigeno esprime vicinanza ai familiari delle migliaia di morti di Covid-19; ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, che in questi mesi hanno combattuto in prima linea. Al tempo stesso manifesta solidarietà agli amici di Salerno e a tutti coloro che in questi tre mesi, con estremo sacrificio, hanno rispettato le regole per il bene di tutti.

"Il sindaco si dimetta, cattivo esempio per i giovani"

Intanto i Giovani Democratici dell'Irpinia" chiedono a Gianluca Festa le proprie dimissioni, soltanto dopo aver chiesto scusa ai cittadini di Avellino e all'Irpinia". "Confidiamo, inoltre, nell'intervento del Prefetto e delle istituzioni competenti e chiediamo ai vertici del Partito Democratico nazionale, trattandosi di un iscritto al PD, di assumere provvedimenti chiari e netti.
Ci sono limiti oltre i quali non ci si può spingere. In questa occasione, sono stati superati tutti. Esigiamo rispetto!

Lanciamo, inoltre, un appello ai giovani irpini di tutte le età che da mesi rispettano le normative vigenti e le indicazioni provenienti dagli esperti e dalle istituzioni. A loro chiediamo, prendendo le distanze dai ragazzi che ieri sera erano fieri ed orgogliosi di saltare e cantare insieme al sindaco, in barba ad ogni regola, di continuare sulla strada della correttezza perché è l'unica che può condurci fuori dall'emergenza". Così Lorenzo Preziosi, Segretario Provinciale dei Giovani Democratici dell'Irpinia.

Italia è Popolare: “Non si fa. Semplicemente non si fa"

"Al sindaco Festa non andrebbero nemmeno spiegate le ragioni del perché non si fa: per ricoprire alcuni ruoli certe cose si danno per acquisite. Non ci dica che è un modo di dialogare con i giovani, perché non ci vuole molto a passare per simpatico con i ventenni, il problema è conservarne la stima quando di anni ne avranno trenta e avranno anche qualche dimestichezza in più con il senso delle regole.
In un momento così delicato a molti piacerebbe vedere meno avanspettacolo e un maggiore rispetto.
Ci sia almeno risparmiata la farsa delle accuse tra maggioranza e opposizione, facce indistinguibili della stessa medaglia. Del resto, pare pure che i più militino nel medesimo partito.
Andrebbero bene delle scuse. Fatte dopo un serio esame di coscienza. Delle scuse al senso del decoro e delle istituzioni. Ma forse prima di tutto ai giovani, a partire da quelli in strada ieri sera: per l'esempio davvero modesto che è stato loro offerto.”