"Mai come quest'anno, quello che ci apprestiamo a vivere, attraverso il voto, è un momento importante e decisivo per i comuni. Ci sono oltre 200 miliardi di euro di fondi europei da gestire, che ci sono stati dati dal ecovery fund per la pandemia. Attenzione, affidiamo questi soldi agli amministratori giusti."
Lo ha detto il ministro ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale del Governo Conte, Luigi Di Maio ad Ariano Irpino, in una piazza gremita e ordinata nel rispetto delle norme anti covid. Presenti al suo fianco il sottosegretario Carlo Sibilia e i deputati Generoso Maraia e Michele Gubitosa. Nessuna contestazione. Presenti con uno striscione una delegazione di ex operai dell'Almec di Nusco. Nessun intoppo. Pubblico seduto in piazza attraverso apposita registrazione da parte dell'associazione Panacea. Servizio d'ordine coordinato dal vice questore Maria Felicia Salerno.
"Conosco bene questa città, le sue eccellenze e le vertenze del lavoro. Abbiamo ottenuto un grande risultato con la IIA e questo lo dovete soprattutto alla caparbietà e alla determinazione del vostro deputato arianese Generoso Maraia. Ma non è finita. In quella fabbrica abbiamo ancora altri importanti obiettivi da raggiungere. Qui avete un candidato sindaco che è un esempio di trasparenza, Enrico Franza. Il nostro augurio è quello poter vincere questa importante sfida. E' fondamentale. Se non succederà al primo turno, ci vediamo al ballottaggio."
Poi sulla sfida del referendum: "Noi abbiamo una opportunità che non torna più. 345 parlamentari da tagliare. La Germania ne ha 700, la Francia 600, gli Stati Uniti 530. Noi ne abbiamo quasi 1000. Non è più accettabile. Gli italiani hanno fatto tanti sacrifici in questi anni, adesso facciamoli fare alla politica. Votiamo si e tagliamo il numero dei parlamentari."
Il ministro Di Maio, al termine del suo discorso è stato omaggiato di un simbolo importante e rappresentativo della città del tricolle, la ceramica. Sul palco uno degli artigiani di spicco per la consegna, l'arianese Massimo Russo.
