I sindaci contro Pizzuti, petizione per mandarlo via

Da oggi la raccolta di firme a Solofra Serino e Montoro contro il manager dell'Azienda ospedaliera

i sindaci contro pizzuti petizione per mandarlo via

Lo scontro è nato e si consuma tutto sul plesso ospedaliero del Landolfi, secondo i sindaci Vignola Giaquinto e Pelosi, il dg non mantiene gli impegni assunti e per questo deve essere rimosso

Avellino.  

Parte oggi la petizione popolare promossa dai sindaci i Solofra,Michele Vignola, Montoro, Girolamo Giaquinto, e Serino, Vito Pelosi per la revoca dell'incarico di direttore generale dell'azienda Ospedaliera Moscati a Renato Pizzuti. La guerra è cominciata mesi fa, ma è adesso che i tre sindaci hanno deciso di passare ai fatti avviando una raccolta di firme (da oggi disponibile sul sito internet del Comune di Solofra (con modalità certificata) mentre nei prossimi giorni saranno organizzati dei banchetti informativi per raccogliere adesioni. Secondo i sindaci, il manager “non ha mostrato alcun segnale che possa far sperare che darà attuazione agli atti programmatori approvati né ha avuto la sensibilità di compiere l’unica scelta che il senso di responsabilità avrebbe dovuto spingerlo a compiere, e, cioè, a rassegnare le proprie dimissioni. Ogni ulteriore inerzia sostengono avrebbe l’effetto di perpetrare e aggravare la situazione di grave disservizio” Lo scontro è cominciato ovviamente sulla destinazione dell'ospedale di Solofra, il Landolfi, annesso all'azienda Ospedaliera di Avellino dal 2018. Secondo gli amministratori irpini le indicazioni conteute nel decreto 29 del 2018, con cui il governatore De Luca aveva disposto il potenziamento dell'ospedale della Valle dell'Irno, sarebbero state tutte disattese. I lavori prevedevano il riammodernamento del pronto soccorso, che però nel frattempo è stato chiuso. Il plesso, che per l'emergenza è stato destinato temporanemente ai pazienti covid, doveva progressivamente tornare alla sua funzione originaria. «L’Unità di crisi ha chiesto di utilizzare il personale delle strutture covid, per la residua attività di competenza degli ospedali, in tutti i casi in cui non vi fossero pazienti covid da trattare. L’indirizzo è quello di agevolare il ripristino dei reparti per pazienti non-covid, nelle ipotesi di assenza o di numero ridotto di degenti». Quindi, il 15 gennaio scorso è stato riattivato il reparto di Medicina del Landolfi, seppure con soli 15 posti letto: «Ma anziché continuare progressivamente nel ripristino, la direzione strategica dopo appena 10 giorni ha deciso la sospensione dei ricoveri dei pazienti non-covid e ha bloccato, di fatto, il processo di riorganizzazione» dicono i sindaci per i quali in definitiva “Pizzuti è persona che non mantiene gli impegni assunti”.