Cassese: "Non siamo una lista "incetta" ma guardiamo alle sfide del futuro"

Parla l'aspirante candidato sindaco della lista Scampitella rinasce: "Ecco perchè siamo in campo"

cassese non siamo una lista incetta ma guardiamo alle sfide del futuro

Riceviamo e pubblichiamo

Scampitella.  

Vincenza Cassese candidata alla carica di sindaco con la lista Scampitella rinasce spiega in una nota le motivazioni della sua discesa in campo all'indomani dell'ufficializzazione delle liste per la tornata elettorale alle comunali in programma il 3 e 4 ottobre.

"Già lo scorso scorso abbiamo cominciato a ragionare sul futuro e c’era la disponibilità di ognuno di noi a fare un passo indietro nel momento in cui altri si sarebbero fatti avanti, pensando fosse necessario un ricambio. Sono stata sollecitata a  riconsiderare la cosa, ho coordinato due gruppi diversi e ho condiviso  idee e progetti.

Alcuni candidati sono esattamente quelli di cinque anni fa: Rosaria Leone,  Dino Lo Russo, Gerardo Lo Russo. La lista si è poi arricchita di nuovi inserimenti: Michele Genova, Michele Ragazzo, Modestina Toto e Michele Toto che hanno condiviso idee e programma prima di dare il loro assenso.

In merito a Euplio Rauseo, Salvatore Giannetta, Antonio Roccia, esponenti della maggioranza, oggi candidati con la sottoscritta, preciso che non ho e non abbiamo fatto "incetta", abbiamo condiviso ragioni e motivazioni, abbiamo  esposto lo spirito guida di un progetto e si sono riconosciuti in questo progetto.

Non "Incetta" ma lista ragionata, che coinvolgesse rappresentanti di tutto il territorio comunale. Lista di pacificazione e di transizione (in quanto tale, non saremo noi ad alimentare una campagna elettorale "rovente"). Lista che dovrà porre le basi perché il nostro futuro sia affidato ai pochi rimasti in paese appartenenti ad una generazione di menti pensanti, al passo con i tempi, con  il 5.0 e le nuove sfide del momento.

Superata l’idea dell’io, abbiamo il noi. Non incetta, ma lista civica e unica nella quale convergono vari credo politici, uniti dal desiderio di svegliare dal coma profondo il paese. Chi è stato in maggioranza 15 anni dovrebbe spiegare questo suo capolavoro e dovrebbe spiegare perché non ha convocato  le anime  del paese, desiderose di una lista di pacificazione."

Come minoranza non abbiamo avversato, né criticato, per gran parte dell’ultimo mandato, ma per tutto il mandato  abbiamo criticato, proposto, suggerito, controllato, onorato il ruolo ricoperto. Ecco perché prima di formare una lista si parla, si cerca di unificare e convergere sui progetti. 

Abbiamo in lista tre donne perché disponibili a mettersi al servizio del paese senza pensare "alla quota rosa." Siamo anche disponibili  a superare l’idea del comizio per sostituirlo con un dibattito estemporaneo  tra capolista e candidati delle due liste. Siano i cittadini, in piena libertà a giudicare da che parte si trova l’idea di rinnovamento."