Proporre non criticare

Chi ha avuto cariche politiche dovrebbe far conoscere le proposte per il territorio

proporre non criticare

Con la giunta De Simone il lavoro iniziato fu bloccato. A nulla valsero i miei tentativi per utilizzare il Comitato.

Avellino.  

Ho sempre pensato che chi ha avuto cariche politiche dovrebbe far conoscere le proposte fatte per il bene della società e del territorio. Limitandomi al periodo durante il quale fui anche Assessore all’Istruzione, allo sviluppo economico e all’impiantistica sportiva, richiamerò le proposte da me fatte, ma non accettate dai colleghi di giunta.

Nel 2005, con una delegazione della Provincia di Avellino, andai negli Stati Uniti, New Jersey, dove c’è una presenza importanti di Irpini , di Calabritto. Nel programma c’era anche un convegno sui rapporti tra gli italiani e la comunità accogliente, che aveva intitolata una strada al Comune di Calabritto. Alla fine del convegno, fui avvicinato da due signore, Professoresse dell’Università di BEST, che mi dissero di essere interessate ad avere rapporti con una Università Statale Italiana di Gastronomia, per poter accogliere studenti americani. Avevano capito che per avere bravi operatori in Gastronomia, non servivano i libri, ma bisognava mandare i giovani a studiare nel territorio dove era nata la dieta mediterranea. Precisarono che il costo per gli studenti sarebbe stato sopportato dalla loro Università.

Risposi che non c’era nessuna Università Gastronomica Statale, ma che si poteva creare. Siccome, avevo fatto istituire il corso Universitario di enologia, utilizzando locali dell’Istituto Agrario di Avellino, pensai che la richiesta poteva essere sottoposta al Consiglio Provinciale Irpino. Ciò avrebbe fatto diventare Avellino importante a livello internazionale, oltre al vantaggio economico e sociale. Tornai ad Avellino, con il cuore pieno di entusiasmo. Riferii la richiesta americana alla Presidente Alberta De Simone, la quale non dimostrò interesse. Nella prima riunione di Giunta, esposi la richiesta americana e la proposta di Istituire un Corso Universitario di Gastronomia, aggiungendo considerazioni utili a valutare positivamente la proposta. Chiesi di conoscere il parere dei colleghi, ma nessuno rispose, facendomi passare per pazzo.

Lo sconforto mi stava spingendo alle dimissioni. Il mio compagno di partito Marco Di Lello aveva fatto approvare dalla Regione il finanziamenti di attrattori turistici. Siccome stavo pensando a cosa si poteva fare per valorizzare le risorse del territorio, la decisione della Regione mi spinse ad predisporre un progetto adeguato. Con la collaborazione mia figlia, esperta in marketing, preparammo un progetto-attrattore.

Chiesi al Prof. Marino Niola, famoso antropologo, di valutarlo. Dopo pochi giorni, mi chiamò e disse: Assessore, è un progetto geniale. Vada avanti. Preciso che se fosse stato attuato, nei 20 giorni necessari, avrebbe richiamato oltre 200.000 turisti stranieri, soprattutto cinesi. Lo presentai in giunta, ma nessuno lo prese in considerazione. Scelsero come attrattore turistico un cantante a Gesualdo (una serata in un solo comune e con solo spettatori paesani). Mi resi conto di stare in un gruppo di persone bloccate, ferme.

Durante la Giunta Maselli, da Capogruppo del Partito socialista, proposi di costituire il Comitato per lo sviluppo. La proposta fu accettata e iniziammo un lavoro efficace. Con la giunta De Simone il lavoro iniziato fu bloccato. A nulla valsero i miei tentativi per utilizzare il Comitato. Immaginiamo, gli effetti a vantaggio del territorio irpino, se le proposte fossero state capite e realizzate.