Caso De Luca, Gengaro: Dura lex, sed lex. Festa in giunta? Giuridicamente si può

Il consigliere comunale: Nargi perde pezzi. Ancora stranezze in maggioranza

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E sulla possibile candidatura alle regionali del Ministro Piantedosi commenta: buon candidato, è anche tifoso dell'Avellino Calcio

Avellino.  

“Il Pd in Campania riparta dai congressi provinciali per ridefinire temi e protagonisti del partito, aspettando le prossime regionali”. Ne è convinto Antonio Gengaro, esponente del Pd referente dell'area Schlein in Irpinia, che spiega: “Ripartiamo ad Avellino dalla sede del partito di via Tagliamento, che si è trasformata in un semplice comitato elettorale, un luogo buio e non di confronto ed elaborazione di nuove idee e progetti”. Il consigliere comunale commenta così il caso del Presidente Vincenzo De Luca che non potrà ricandidarsi per la terza volta consecutiva a governatore della Campania. La Consulta ha dichiarato incostituzionale la legge regionale che avrebbe consentito a De Luca di tentare la terza volta alla presidenza della Regione.

"De Luca è sattuto contro un muro"

“Dura lex sed lex – commenta Gengaro -. C'è da dire che la “legge definita incostituzionale” non l'ha votata solo De Luca, ma anche la sua maggioranza. In tanti avevamo detto che quella legge non andava approvata. Il Governatore, in questa maniera, è sbattuto contro un muro. Ora si deve lavorare per ricreare la giusta alleanza in Campania. Si punti ad un campo largo come quello di Napoli, un modello di coesione e fusione tra referenti dei partiti del centrosinistra e del mondo del civismo. Il rilancio in Campania deve partire dai temi importanti e necessari, come quelli dei trasporti, della sanità, dello sviluppo puntando su una nuova classe dirigente”.

Serve una nuova classe dirigente

Per Gengaro il punto della ripartenza, il luogo del giusto confronto resta il congresso, prima provinciale e poi regionale. “E' necessario aprire una discussione in città. Guardiamo ai nostri problemi - continua Gengaro -: c'è stato lo scioglimento del consiglio comunale di Monteforte Irpino per camorra, è nessuno ha detto niente. E' in corso il processo Alto Calore e nessuno ha detto niente. C'è il caso Asidep e anche in questo caso nessuno ha detto niente. Insomma, c'è tanto da fare e su cui lavorare, partendo dai temi dello sviluppo. Dobbiamo farlo puntando su una nuova classe dirigente, composta da giovani e la sede del partito deve tornare ad essere luogo di confronto e di scambio idee”. Aspettando le regionali, intervistato dai cronisti, su una possibile candidatura del ministro Piantedosi come riferimento del centrodestra Gengaro non ha dubbi: “è un buon candidato, anche perchè è un tifoso dell'Avellino Calcio”.

Nargi perde pezzi, "Festa vuole la maggioranza assoluta"

Sullo sfondo il tema del palazzo, con il consigliere di maggioranza Gerardo Rocchetta che è migrato verso il gruppo dei Festiani, Viva la Libertà Sempre.“Continuano le stranezze in maggioranza – precisa Gengaro -. L'ex sindaco non dorme la notte per avere la maggioranza assoluta, 17 consiglieri, ormai non si fida neanche più di se stesso. Possibile rientro in giunta di Gianluca Festa? Sono problemi di Laura Nargi. Una cosa è certa, giuridicamente può farlo”.