"Continuano a nascondersi dietro la siccità e la magra autunnale, ma la gravissima crisi idrica in Irpinia è dovuta all'incapacità gestionale della Regione Campania, che non ha saputo investire nelle infrastrutture di distribuzione, costituite da reti colabrodo che generano dispersioni significative, riducono l'acqua effettivamente disponibile e rendono quotidiani gli interventi di riparazione".
Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania. "In Irpinia siamo al paradosso: tanta acqua esportata, poca a disposizione. È il classico caso del territorio delle sorgenti con i rubinetti a secco: un'area che fornisce risorsa senza trarne beneficio diretto.
L'Irpinia è una delle zone idricamente più ricche del Mezzogiorno, grazie a sorgenti come quelle di Cassano Irpino, Caposele e Montella, che alimentano l'Acquedotto Pugliese (AQP), la principale rete che porta acqua in Puglia. L'acqua in Irpinia ci sarebbe in abbondanza per tutti, per la Campania, per Napoli e per la Puglia, ma il paradosso è che in Puglia arriva copiosa, mentre sul territorio non ne resta a sufficienza per i pochi abitanti dei tanti piccoli comuni della provincia".
Cirielli ha fatto tappa alla sede di Fratelli D'Italia, lungo corso vittorio Emanuele, dove insieme al ministro per lo sport, Andrea Abodi, hanno firmato il Tricolore come segno di appartenenza e impegno politico verso il territorio irpino.
Il tema principale è stato lo sport come altissimo valore sociale. "Il tentativo di riconquistare spazi sportivi non e' solo legato all'esercizio competitivo – ha detto Abodi - in questa campagna elettorale dobbiamo sottolineare anche quello che è stato già fatto per l'Irpinia, come l'apertura di 94 play ground".
