Tufo, Sel lascia la maggioranza. Nessun sostegno a Donnarumma

Zerola lascia il consiglio. La nota del circolo di Sel

Tufo.  

 

"Comprendiamo e facciamo nostre le ragioni che hanno spinto il compagno Giovanni Zerola a lasciare il Consiglio Comunale. Conosciamo bene il suo alto senso morale. A lui va tutta la nostra affettuosa gratitudine per il prezioso e onesto lavoro svolto nel corso di molti anni, per la puntualità e la bravura con cui ha sempre onorato tutti gli incarichi che di volta in volta si è trovato ad espletare". Così i referenti del circolo Sel di Tufo in una nota a mezzo stampa.

 

Questa sua sofferta ma inevitabile decisione ha indotto il Circolo SEL di Tufo, attraverso una democratica assemblea degli iscritti, a deliberare di revocare il sostegno politico al sindaco e a considerare, di conseguenza, superata l’esperienza del proprio gruppo costituito l’8 giugno 2014 all’interno della maggioranza consiliare, lasciando alla responsabilità dei singoli componenti la libertà di stabilire con quali modalità continuare o meno a esercitare il mandato ricevuto dal nostro elettorato.      

 

Ci eravamo illusi che Nunzio Donnarumma condividesse fino in fondo la nostra ansia di dare al paese – dopo un decennio inconcludente e vano, pieno di chiacchiere ma poverissimo di cose - l’opportunità di dotarsi, come promesso, di “un’amministrazione finalmente operosa, efficiente, trasparente, competente con un forte profilo innovativo”.

 

Purtroppo a otto mesi dall’insediamento possiamo soltanto registrare il più ostinato perdurare negli stessi metodi e nelle stesse pratiche che noi avevamo sempre contestato, insieme con il più totale misconoscimento dell’alleanza politica che con noi era stata stipulata. E della discontinuità annunciata finora non si è visto nemmeno il più debole segnale.  

 

Anche per il rispetto dovuto ad una storia collettiva nella quale tanti compagni profusero il loro impegno senza essere mai mossi da interessi personali e familiari, decidiamo pertanto di scendere subito da quella che è ormai diventata  una inutile  giostra istituzionale.

 

Vogliamo augurarci che questa nostra scelta di tenerci fuori per qualche tempo dalle beghe della sedicente classe politica locale sia percepita non come una resa alla forza degli eventi, ma come l’occasione per dar vita a un più vero e più profondo processo di rinnovamento della Sinistra, quella Sinistra che a Tufo aveva già donato tutto quello che poteva ancor prima che si arrivasse all’ultimo appuntamento elettorale.