Avellino, uno 0 imperdonabile: la lezione di Cavese e Paganese

La classifica diramata della Lega Pro boccia ufficialmente l'oculatezza del mercato di Di Somma

Avellino.  

Uno zero che vale molto più di uno zero. Di certo, in primis, più di quello relativo ai punti raccolti nelle ultime quattro giornate di campionato. Come ampiamente preventivato e preventivabile, l'Avellino è all'ultimo posto della classifica per la valorizzazione degli Under 21. Anzi, è, in pratica, fuori graduatoria, non avendo incassato neppure un euro dopo 14 giornate di campionato mentre altri club, che hanno operato con lungimiranza e un occhio ai bilanci, si ritrovano nelle casse già due bonifici dalla Lega Pro. E allora, proprio il paragone con le altre realtà diventa impietoso, a maggior ragione tenendo conto delle conclamate e preannunciate difficoltà economiche con cui la proprietà sapeva di dover fare i conti per la programmazione della stagione, così come il direttore sportivo Salvatore Di Somma.

“I premi di valorizzazione” - si era detto la scorsa estate - “saranno tra gli introiti imprescindibili per portare avanti l'annata agonistica”. Poi, zero. Mistero in sede di mercato con le insufficienti giustificazioni di essere partiti in ritardo. Perché di giovani svincolati o da pescare nelle categorie inferiori ce ne erano e ce ne sono una miriade. Un esempio? Chi conosceva il classe '98 Tribuzzi prima che arrivasse all'ombra del Partenio? Ma tant'è. Degli “under” (Carbonelli, ParisiPetrucci, Pizzella, Rossetti e Silvestri) solo il cursore di fascia di Serino è in pianta stabile nella formazione titolare mentre gli altri in organico non rientrano nel discorso minutaggio in quanto stranieri (CharpentierKaric, Micovschi Njie).

Eppure, il regolamento è semplice e lineare: basta schierare almeno tre (e fino a un massimo di cinque) ragazzi di nazionalità italiana tenendoli in campo per l'intera durata delle partite (avvicendandoli all'occorrenza) per battere cassa. Ma nulla. Il nodo è arrivato al pettine facendo diventare d'attualità una questione che avevamo già sollevato lo scorso primo ottobre e sulla quale avevamo interpellato Di Somma nel corso della conferenza stampa di presentazione di Capuano ricevendo la seguente risposta: “Sono state fatte delle scelte iniziali, di far giocare determinati calciatori. Noi abbiamo tre calciatori che giocando, attraverso le presenze, ci permettono di avere delle entrate come fosse un premio di valorizzazione pur non facendo il minutaggio; calciatori come Micovschi e Rossetti.”

In quella circostanza, Mauriello rassicurò la piazza rispetto alla disponibilità dei 286mila euro necessari al pagamento di stipendi e contributi entro la scadenza del prossimo 16 dicembre. Ecco, allora, a prescindere dall'assenza di problemi per il saldo su cui si è espresso il presidente, il dato che fa cadere le braccia come ci si attendeva. La Cavese, che si è staccata dalla zona play-out allontanandosi proprio dall'Avellino, ha incassato quasi 276 mila euro. Insomma, solo diecimila euro in meno rispetto a quanto occorrerà all'Avellino per onorare le spettanze. Soldi che, magari, sarebbero serviti anche per ingaggiare Meola, che, invece, ha salutato tutti firmando per il Chieti.

E, invece, i biancoverdi sono sul fondo della lista insieme a squadre che, per la maggior parte, ambendo a vincere il campionato e senza vicissitudini societarie con cui fare i conti (come il Bari), hanno scelto di formare organici più esperti e navigati. L'obiettivo dell'Avellino non è, però, andare in Serie B. Leggendo la classifica che vi proponiamo di seguito si fa, perciò, davvero fatica a trovare motivazioni valide alla base della gestione adottata. In attesa di eventuali, illuminanti, spiegazioni, le chiacchiere, piuttosto, sembrano stare come gli euro incassati: a zero.

Premi di valorizzazione, la classifica dopo 14 giornate:

1. Cavese (euro 275.725,86);

2.Rende (euro 157.397,98);

3. Paganese (euro 151.860,62);

4. Bisceglie (euro 143.099,21);

5.Viterbese (euro 124.119,17);

6. Vibonese (euro 97.178,11);

7. Casertana euro (89.527,81);

8.Virtus Francavilla (85.900,88);

9. Monopoli euro (79.045,61);

10. Picerno (euro 11.096,15);

11. Avellino, Bari, Catania, Catanzaro, Potenza, Reggina, Rieti, Sicula Leonzio, Teramo, Ternana (euro 0,00).