Avellino, Rastelli: "Ci sarebbe tanto da dire, ma testa al Monterosi"

Ancora brutte notizie dall'infermeria. L'allenatore: "Elementi non in condizioni accettabili"

Avellino.  

Ecco l'ultima giornata di campionato nel girone C di Serie C e l'Avellino punta a definire il suo destino. Con il match contro il Monterosi al Partenio-Lombardi” (ore 17:30), i biancoverdi hanno bisogno dei 3 punti per conquistare la salvezza ed evitare con certezza la zona playout. Matematicamente, però, i playoff sono una porticina ancora aperta per gli irpini, raggiungibili per via di una serie di combinazioni. Sponda Monterosi, l'Avellino troverà una squadra alla ricerca del bottino massimo per evitare gli spareggi salvezza.

All'orizzonte, dunque, per gli uomini di Massimo Rastelli c'è un match decisivo che potrebbe definire la linea sul futuro. A presentare la gara contro i laziali, è stato proprio l'allenatore biancoverde: “Questa è una settimana decisiva perché è ancora tutto in ballo. Ci sono in palio tre punti fondamentali e noi vogliamo chiudere questa regular season con una vittoria. Domani può succedere di tutto e si possono aprire tante situazioni. Noi non pensiamo né agli altri, né ai calcoli, ma solo a conquistare il successo”

“Riguardo gli infortuni, è stata la solita settimana piena di contrattempi. Siamo abituati a perdere uomini anziché recuperarli. Matera è fuori per una distorsione alla caviglia e poi ci sono altre situazioni da monitorare. Purtroppo siamo arrivati in questo finale di campionato con gli uomini non in perfetta condizione. Devo essere bravo a scegliere chi può dare qualcosa dall'inizio e conservarmi qualche cambio. In alcuni elementi non c'è una condizione accettabile”.

“La squadra, fin da quando sono arrivato, ha sempre saputo che la tecnica e la tattica sono cose importanti, ma ci sono caratteristiche che non possiamo lasciare a casa. Non sempre queste siamo riuscite a metterle in campo e per questo ci siamo messi in una posizione di grande difficoltà. I ragazzi sono consapevoli di tutto e mi auguro che domani riescano a dare il massimo delle loro possibilità. Al mio arrivo, ho preso in mano una squadra in difficoltà con soli otto punti in nove gare. Ero consapevole di affrontare un'avventura non semplice. Da gennaio, però, si sono innescate dinamiche che naturalmente hanno fatto si che la squadra non riuscisse a rendere per ciò che poteva”.

"Tanto da dire, ma non ora"

“Le mie valutazioni in questo momento non servono a niente. Per il mestiere che svolgo il mio compito è quello di concentrarmi esclusivamente sul lavoro della squadra e di mettere in campo una formazione che riesca a fare una prestazione più che sufficiente. Tutto il resto conta zero. Domani abbiamo il dovere di chiudere bene e in seguito si faranno tutte le valutazioni”.

“Credo che domani, al di là di ogni cosa, abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Questo gruppo ha dimostrato di non reggere certe pressioni e di avere la necessità di un appoggio incondizionato. Poi alla fine accetteremo qualsiasi cosa, ma nei 95 minuti abbiamo l'esigenza del supporto di tutto lo stadio. Questa squadra ha bisogno di sapere che può anche sbagliare qualcosina. Dunque, è il momento di mettere da parte l'ascia di guerra per portare a casa i tre punti, poi ognuno è libero di esprimere le proprie emozioni”.