Sacripanti: "La finale resta aperta: bisogna crederci"

Il commento del coach della Sidigas Avellino dopo il ko in Gara 1 della finale europea con Venezia

Avellino.  

 

di Carmine Quaglia

"Onore a Venezia per la partita che ha fatto, ma dobbiamo crederci". Il coach della Scandone, Stefano Sacripanti, ha commentato così, nel post-gara, il ko di Avellino nella prima gara della finale di Europe Cup contro la Reyer: "Loro hanno percentuali da 3 molto alte. Ci hanno punito in diverse situazioni: è una squadra che gioca davvero un'ottima pallacanestro e in cui tutti gli elementi si ritrovano a dare il loro contributo. - ha spiegato il coach della Sidigas - Abbiamo fatto una buona partita in attacco nei primi 20 minuti, ma siamo stati troppo deboli in difesa, con poca intensità chiudendo male sia negli uno contro uno che sui pich 'n' roll. Nella seconda parte di gara siamo stati intensi e fisici però avevamo sempre 8 punti da recuperare: ci ha tradito la fretta confermata anche dagli errori ai liberi. Con Venezia non puoi permetterlo così come gli errori nei tiri aperti".

Sul ritorno in cui Avellino, per conquistare la coppa, dovrà vincere di 9 punti: "C'è ancora una seconda parte di finale da disputare. Non è ancora deciso nulla per cui dobbiamo crederci fino alla fine. Ci vorrà un approccio difensivo molto forte sin dall'avvio: ho bisogno di avere contemporaneamente Fesenko e Lawal in allenamento per provare meglio qualche soluzione difensiva sui pick 'n' roll".