Serie A, norme più stringenti: la Scandone è già pronta

Le richieste dei vertici di FIP e Legabasket non spaventano la società irpina

Avellino.  

Il Consiglio Federale di venerdì ha aperto ad un nuovo scenario per la Serie A. Quanto deciso in passato, ovvero il ritorno a 18 squadre, è già in discussione. Il presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, ha certificato la volontà di confermare il format a 16, vigente in massima serie dalla stagione 2008/2009 (nel settembre del 2008 Napoli e Capo d'Orlando furono escluse dal campionato e ci fu il blocco dei ripescaggi). Solo nel 2011/2012 la Serie A fu a 17 squadre per il caso Venezia-Teramo sulla vicenda wild-card. Insomma, la pallacanestro italiana non è nuova a modifiche in corsa e a sorprese dietro l'angolo. La stessa LegaBasket Serie A, nelle scorse settimane, ha definito il calendario dei vari eventi prevedendo il torneo con 34 giornate e il format play off da serie di quarti e semifinali al meglio delle 5 gare e della finale al meglio delle 7.

Le norme saranno più stringenti. In primis, la LBA aveva comunicato l'approvazione del nuovo regolamento esecutivo. Il Consiglio Federale, con i vertici di FIP, Serie A e Lega Nazionale Pallacanestro (organismo dalla Serie A2 ai campionati minori), ha rafforzato l'idea di un "giro di vite" in ambito cestistico. Il margine di manovra, nelle pieghe del regolamento, diminuirà. In primis, lo sguardo è rivolto a Trieste e Torino, dove si registra una crisi oggettiva. Nella città giuliana, l'Alma vive ore drammatiche con l'arresto del suo patron, Luigi Scavone, accusato di frode al fisco in una maxi-indagine. All'ombra della Mole, invece, la famiglia Forni è da tempo in trattativa per la cessione del club, con il mercato bloccato dallo scorso dicembre per stipendi non pagati.

In secondo piano, tra le tante squadre, c'è anche la Sidigas Avellino, reduce da un autunno-inverno da brividi per il caso Young (il tesseramento del giocatore e l'autocertificazione allegata sotto la lente d'ingrandimento), risolto in positivo come la crisi economica della proprietà, rivelatasi momentanea anche per le attività sportive (calcio e basket) con inadempimenti (tasse e stipendi ai tesserati) non di poco conto. Se il primo controllo Comtec ha lanciato l'allarme, il secondo - quello primaverile - ha prodotto un disco verde. La Scandone ha una posizione regolare e, non a caso, dopo la Coppa Italia, ha strappato alla concorrenza (con buy-out a Cantù) Ike Udanoh riottenendo credito dagli agenti FIBA cancellando anche diversi lodi con i procuratori. 

Anche il debito contratto con l'erario risulta come inquadrato e formulato tramite rateizzazione e, quindi, rientrante nei parametri richiesti per l'iscrizione al torneo, dopo aver certificato con la Comtec l'annullamento della fase critica, vissuta in stagione. L'ambiente irpino appare, quindi, tranquillo nell'ottica estiva, quando sarà prodotto l'incartamento per l'iscrizione alla Serie A 2019/2020, la diciannovesima consecutiva in massima serie per la Scandone.