Wand: "Assurdo dare sede agli antiabortisti del Cav"

"Diffondo informazioni antiscientifiche, paura e valori contrari alla legge"

Benevento.  

Anche il collettivo Wand si esprime contro l'assegnazione di una sede alla Spina Verde al Centro Aiuto alla Vita: "Leggiamo che il CAV (Centro Aiuto alla Vita) ha ottenuto l'ennesima vittoria sul territorio, andando ad aggiungere al proprio centro operativo presso l'ospedale Rummo una sede alla Spina Verde.
I volontari del CAV noi tutti e tutte li abbiamo visti all'opera negli ospedali e nelle scuole, a diffondere informazioni antiscientifiche, paura e valori contrari alla legge 194 sul diritto all'aborto.

Perciò di fronte a questa notizia ci sorgono alcune domande.
Ci chiediamo perché gli spazi pubblici vengano assegnati a realtà cattoliche e a loro affiliati, mentre moltissime associazioni laiche, impegnate attivamente sul territorio da anni, non hanno ancora una sede.

Ci chiediamo se ce ne sia veramente bisogno in una provincia con il 100% di medici obiettori di coscienza e alla luca delle sollecitazioni giunte dall'Europa a rispettare anche in questo ambito il diritto alla salute e il divieto di discriminazione.

Ci chiediamo quali possano essere gli effetti di un centro anti-aborto in uno dei quartieri più vulnerabili della città.
Ci chiediamo come questo gesto possa tutelare i diritti riproduttivi delle donne, che peseranno drammaticamente poco, se sull'altro piatto della bilancia ci saranno promesse di aiuto economico, cattiva informazione, minacce psicologiche e soprattutto la parola di Dio.

Ci chiediamo se le cittadine e i cittadini di Benevento conoscano le posizioni del CAV in merito all'omosessualità (una malattia curabile), ai matrimoni tra persone dello stesso sesso (un abominio contro la legge di natura), all'adozione da parte di genitori dello stesso sesso (un atto irresponsabile e pericoloso per la salute psicologica del bambino).

Ci chiediamo inoltre se sia responsabile affidare uno spazio e la gestione di un luogo pubblico ad un'associazione che ha un budget in rosso di ben 8.000 euro, ma che tuttavia confida nell'aiuto finanziario dell'amministrazione comunale, come avvenuto in passato.

Il CAV alla Spina Verde non è un mero simbolo di arretratezza, come può esserlo un cartello omofobo o un crocifisso a scuola. È una roccaforte attiva contro i diritti delle donne, un avamposto di medioevo, che rema contro il progresso sociale, sull'onda della fede cattolica.

Ci chiediamo infine se tutto questo sia ancora possibile in Europa nel 2017".