Pagliuca confermato segretario Uil Benevento

"Basta politiche industriali sbagliate, il lavoro torni al centro"

Benevento.  

Antonio Pagliuca è stato rieletto segretario responsabile della Uil Fpl di Benevento: lo hanno sancito, all’unanimità, gli oltre 70 delegati presenti al congresso.

Alla guida della Uil Federazione Poteri Locali, con Pagliuca, anche Giovanni De Luca, riconfermato segretario provinciale con delega alla Sanità e Vincenzo Musto, neo segretario provinciale con delega all’Organizzazione e al Proselitismo. Sonia Moffa, invece, è stata confermata nel ruolo di tesoriera. Inoltre, sono stati eletti nel collegio dei revisori dei conti: Antonio De Soricellis, Rosalia Iacocca e Antonio Ciero.

I lavori sono stati presieduti da Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Av/Bn, il quale di volta in volta ha spronato gli ospiti a esprimersi con chiarezza sui bisogni e sul futuro del Sannio. Nel corso del suo intervento, il numero uno della categoria ha chiesto maggiore coesione tra le forze politiche e sindacali per rilanciare il territorio sannita: “Per anni abbiamo vissuto il dramma delle dismissioni industriali e abbiamo invocato forme di accompagnamento alla pensione sfruttando gli ammortizzatori sociali. Oggi, per il Sud, dobbiamo costruire anche nuove linee strategiche che prevedano l’accompagnamento al lavoro per coloro che subiscono la difficoltà e il disagio nella ricerca della prima occupazione, e per coloro che vivono la frattura tra il percorso di formazione e l’ingresso nel mondo del lavoro. Ma lo sviluppo – ha aggiunto Pagliuca – delle politiche del lavoro inevitabilmente passano anche per l’ammodernamento delle reti materiali e immateriali dei territori. E per questo chiediamo ai nostri rappresentanti istituzionali, regionali e nazionali di battersi, a ventre basso e coltello tra i denti, per il nostro Territorio che ha bisogno di strade di comunicazione al passo con i tempi. E insistere fino alla noia sulle infrastrutture immateriali impiantando, prima di tutto, il collegamento veloce di Internet in tutti i comuni della nostra Provincia. Le istituzioni locali – ha concluso Pagliuca –, al di là del colore d’appartenenza, dovranno celermente definire quale sia lo sviluppo possibile per il Sannio. In questo senso la filiera agro-alimentare, la zootecnia di eccellenza, la logistica e il turismo sembrano essere i filoni su cui scommettere per il futuro del Sannio”.

Sono intervenuti durante i lavori Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture, il quale si è soffermato sulle opere in cantiere che daranno il loro frutto nei prossimi anni, e sulla prossima approvazione da parte della regione Campania della ZES; Clemente Mastella, sindaco della Città di Benevento, il quale ha difeso le scelte operate dalla sua amministrazione dinanzi al disastro rappresentato dagli oltre 123 milioni di euro di debiti che gli sono stati lasciati in dote; Giulia Abbate e Carmine Valentino, ambedue candidati nelle liste del Pd, i quali hanno difeso le scelte operate dalla regione Campania, pur in un distinguo che tende a salvaguardare gli interessi del Sannio.

Nel prosieguo sono intervenuti i delegati Nicola Quarantiello, Sonia Moffa, Giovanni De Luca, Nino Rosa e Raffaele Fonzo. Inoltre, un contributo ai lavori è stato portato da Luigi Simeone, segretario generale Uil Av/Bn, secondo il quale vanno difesi gli interessi dei territori interni, e da Vincenzo Martone, segretario generale Uil Fpl Napoli e Campania, il quale ha voluto sottolineare l’impegno della Uil per il rinnovo dei contratti di lavoro dei dipendenti pubblici, e la forte mobilitazione che ci dovrà essere per far fronte all’appuntamento del rinnovo delle Rsu del prossimo mese di aprile.

“Tagliare i servizi ai cittadini e togliere gli uffici periferici statali sul territorio – ha sottolineato Fioravante Bosco, a margine dei lavori congressuali – significa far arretrare la presenza dello Stato sul territorio. E’ per questo che la riforma costituzionale voluta da Renzi è miseramente fallita. Noi continueremo a dire no agli accorpamenti sbagliati, e in particolare no all’unificazione delle Asl di Avellino e Benevento, un’ulteriore tegola che potrebbe abbattersi sulle teste dei sanniti”.