Le aree interne del Sannio, il Fortore guarda al futuro - FOTO

Agricoltura ed energie rinnovabili al centro di un focus a Foiano di Val Fortore

Benevento.  

Agricoltura ed energie rinnovabili. Due temi apparentemente distanti e che al contrario rappresentano le due anime del territorio forse più autentico del Sannio: il Fortore.
L'anima antica, legata ad una terra dura e difficile che ne è però tradizione e identità.
E quella più moderna che negli ultimi vent'anni ha rappresentato per tanti centri il momento di rinascita, creando occupazione e movimento in un territorio a forte rischio spopolamento.

A questi due argomenti è stato dedicato un focus “Le aree interne del Sannio... le strategie per i prossimi anni”, promosso dall'amministrazione comunale di Foiano di Val Fortore.
“Abbiamo scelto di puntare l'attenzione sul settore primario, storico dell'agricoltura e su quello delle energie rinnovabili che ormai si sono integrati totalmente dando un impulso importante all'economia e allo sviluppo dell'intero Fortore”.

Così spiega Giuseppe Antonio Ruggiero, vicesindaco di Foiano, consigliere provinciale e tra i curatori dell'evento.
Il tema delle infrastrutture ancora oggi rappresenta la questione imprescindibile. Ruggiero, però, se per l'agricoltura indica, tra le necessità, il completamento della diga di Campolattaro per l'autonomia idrica del Sannio con gli effetti benefici che ne deriveranno e un migliore utilizzo della prossima programmazione europea, per le rinnovabili ricostruisce un quadro più complesso.

“Dopo 23 anni le installazioni sul territorio sono ormai obsolete – spiega – è per questo che alla Regione Campania abbiamo chiesto di poter rifare gli impianti puntando su un minor numero di aerogeneratori ma più potenti, più performanti per poter continuare a garantire ai comuni del fortore quelle royalty che sono state indispensabili per la sopravvivenza stessa dei paesi”.

E ancora Ruggiero spiega: “Chiediamo che vengano riscritte le linee guida, superando l'attuale normativa regionale, comprendendo che questo territorio dopo 23 anni non ha più un'ostilità verso il settore ma anzi, vede nell'eolico non solo economica ma anche occupazionale. Basti dire che lavorano circa 200 ragazzi nelle varie aziende del settore”.

Una giornata ricchissima con tantissimi intervenuti moderati dal Consigliere Provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero.
Nella prima sessione si sono avvicendati Carlo Petriella, presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Asea, Gianluca Maiorano e Giovanni Sportelli responsabili della Diga di Campolattaro, e a concludere gli interventi di Luigi Rubano, Presidente Provinciale della Copagri e Gennaro Masiello Vice Presidente nazionale di Coldiretti.
Seconda sessione dedicata ai temi dell'energia che nel Fortore si è da oltre un ventennio caratterizzata per la presenza di numerosi impianti eolici.
A disegnare il quadro il professor Domenico Villacci dell'Università del Sannio che ha evidenziato la globalità del sistema energetico europeo e le interconnesioni fra l'Europa e il Nord Africa per poi guardare alle strategie per il 2030 e il 2050.

A seguire gli interventi di Luciano Valle, neo segretario provinciale della CGIL sannita, Mario Ferraro, Presidente Ance Benevento, Daniele Vetere in rappresentanza dell'Ordine degli ingegneri di Benevento e Giuseppe Consentino di Erg Italia che ha illustrato la strategia nazionale del gruppo Garrone.

E ancora al tavolo gli interventi dell'europarlamentare Andrea Cozzolino, di Simone Togni quale presidente dell'Associazione Nazionale delle Aziende Eoliche, e il seguirsi di molti sindaci della valle del Fortore, fra cui Antonio Calzone (Reino), Domenico Canonico (Baselice), Gianfranco Mottola (Castelvetere di Val Fortore), Giovanni Rossi (San Marco dei Cavoti), Giuseppe Addabbo (Molinara) e Zaccaria Spina (Ginestra degli Schiavoni Presidente della Comunità Montana del Fortore), tutti concordi nell'ammodernamento dei vecchi impianti e nello sfruttamento di aree marginali del territorio.

A conclusione gli interventi di Claudio Monteforte della IDnamic, azienda fortorina e leader italiana della misurazione anemometrica; Walter Abbondanza di Siemens Italia S.p.a. e Francesco Alfieri, caposegretaeria del Presidente della Regione De Luca, che ha preso l'impegno di organizzare immediatamente una riunione in Regione Campania per evidenziare le questioni emerse durante il lungo dibattito, evidenziando come il Fortore sia territorio distante e diverso da quelli oggetti di polemica come il Comune di Morcone e dell'area del Parco del Matese, senza però dimenticare, come ha sottolineato il Consigliere Provinciale Giuseppe Ruggiero, che gli impianti ormai sono una realtà anche nelle aree del vicino Tammaro, come Circello, Castelpagano, Colle Sannita e Pontelandolfo le cui amministrazioni non hanno avviato alcuna concreta azione di opposizione.