La cura della città, del verde pubblico, del decoro lasciate alla 'bontà' di chi è sensibile e ama Benevento. E' quanto mette in evidenza Vincenzo De Tata che invia una lettera aperta ad Ottopagine.
Egregio direttore, eccomi a lei ancora una volta per segnalare la situazione in cui versa la nostra città e, soprattutto, per far sapere all'opinione pubblica come il decoro del verde sia affidato alla buona volontà di alcuni immigrati che per qualche soldo ripuliscono in modo minuzioso alcune strade cittadine. Come si vede dalla foto acclusa, un ragazzo di colore si dedica quotidianamente alla pulizia dei marciapiedi di alcune zone di Benevento. Lo so perfettamente che questo mio scritto resterà lettera morta, ma io vorrei provocare la risposta di chi è preposto, sindaco, delegato al verde ecc., per sapere che fine ha fatto il famigerato appalto del verde pubblico, già aggiudicato alla ditta.
Continuo a dire che la città è molto sporca, verde incolto, alberi non potati da anni, topi che invadono addirittura la Chiesa di Santa Sofia, ma siamo nell'immobilismo più assoluto e la bella stagione si avvicina. Stamattina ho stretto la mano e ringraziato, oltre che con le parole, anche con un'offerta in danaro quel giovane volenteroso che con tanta dedizione si è messo al servizio della città. Ho pensato che sicuramente è anche meglio vederli intenti in qualche attività piuttosto che elemosinare davanti ai negozi. Ma è possibile che la nostra amministrazione comunale sia sempre più lontana dalle esigenze dei cittadini che reclamano da anni più decoro e vivibilità per la città? La mia vuole essere ancora una volta una provocazione, volta ad ottenere una risposta da parte di chi ci amministra e che forse leggerà questa mia ennesima protesta. Non basta inaugurare ponti e strade nuove, occorre che si dia una svolta concreta e che ciascuno faccia la sua parte per il bene comune. Come già ho avuto modo di dire in altre occasioni, Benevento non merita questi spettacoli indecorosi e non può solo contare sull'iniziativa di qualche volenteroso. Grazie ancora per l'attenzione.
