Protesta Ospedale Sant'Agata, nuovo sciopero della fame

Dal Comune occupato le attiviste rilanciano: "Non molleremo"

Sant'Agata de Goti.  

“Non dovremmo ma non abbiamo altra scelta, è l'unico modo per farci ascoltare”. Mena Di Stasi, portavoce del Comitato civico spontaneo Curiamo la vita annuncia un nuovo sciopero della fame. Ancora una volta le pasionarie di Sant'Agata rinnovano la loro protesta e usano il loro corpo per portarla avanti. Con Mena Di Stasi anche Margherita Rossano, Stella Truocchio, Michela Ottobre e Pina De Masi, le cui condizioni di salute destano particolare preoccupazione per un recente ricovero.

Ancora una volta un corpo a corpo per combattere le promesse al vento e i rimpalli di responsabilità sull'ospedale che queste cittadine vogliono difendere. Da questa mattina le attiviste sono impegnate nell'occupazione del Comune di Sant'Agata dei Goti, dopo quella messa in atto nello scorso mese di ottobre.

Chiedono certezza sul destino del nosocomio sannita finito sotto la scure dei tagli imposti alla sanità campana. Chiedono che la protesta venga sostenuta da quanti credono nella necessità di conservare intatte le funzionalità dell'ospedale. Rilanciano la richiesta di un tavolo che riunisca rappresentanti del Ministero della Sanità e quelli della Regione.

E intanto, in contemporanea, prosegue anche la protesta presso l'ospedale con il presidio permanente portato avanti da altri membri dello stesso comitato.