Del Prete: per i Sabariani fondi insufficienti

L'assessore: stiamo lavorando. No alle strumentalizzazioni politiche, sì a collaborazioni proficue

Benevento.  

“Non abbiamo “bacchette magiche”, c'è un iter lungo e complesso ma l'attenzione per gli affreschi della chiesa di San Marco dei Sabariani è sempre alta, l'intervento è programmato. Sono al vaglio modalità e tempi”.
Rossella Del Prete, assessore alla Cultura del Comune di Benevento, risponde così alle sollecitazioni per salvare l'importante testimonianza longobarda, scoperta nel 2007 in una cripta che si trova nell'omonima piazzetta Sabariani.
I lavori per gli affreschi, a grave rischio deterioramento, sarebbero tutt'altro che imminenti.

Il problema principale riguarda il costo dell'intervento che, pur definito, non troverebbe copertura economica, sforando il budget di oltre il doppio.
“I costi per salvare gli affreschi medievali, infatti, superano di gran lunga l'appostamento della somma di circa 100mila euro prevista per l'intervento di recupero che – ribadisce l'assessore – non sarà facile e immediato e che, dal mio punto di vista, dovrebbe essere preceduto da uno studio attento, da un sistema di rilievi che solo ricercatori specializzati in questo settore possono fare”.

La condizione dei reperti, infatti, è già gravemente compromessa.
“Quello che oggi si vede degli affreschi, ad occhio nudo, è praticamente nulla, per di più sono in una situazione in cui la visita non è agevole”. E dunque come utilizzare le risorse a disposizione?
Rossella Del Prete riflette sulle possibilità: “Potremmo sostenere i costi di uno studio di fattibilità utile a fornire, almeno, una riproduzione in forma tecnologica, di realtà aumentata degli affreschi stessi e immediatamente o contestualmente avviare il lavoro di recupero e di tutela”.

Ed il primo intervento di tutela è quello di evitare l'umidità che insiste su quel luogo.
“E già partita – annuncia - dall'ufficio tecnico del Comune, una richiesta alla Curia (proprietaria dell'edificio occupato dall'attuale archivio di Stato) e alla Soprintendenza, per avviare uno scavo intorno al sito degli affreschi e dunque cominciare a contenere i problemi dovuti all'umidità. Richiesta alla quale finora non abbiamo mai ricevuto risposta. Comunque si tratta dei primi interventi, lavori costosi che il budget a disposizione non coprirebbe e che devono essere distribuiti nella loro priorità”.

E dunque si cerca un'alternativa: “Stiamo cercando di individuare le priorità con l'architetto Pasquale Palmieri che ha lavorato su questo progetto. Proseguono, contestualmente, relazioni e confronti con gli esperti come il professor Marazzi del Suor Orsola Benincasa che ha effettuato interventi di studio e sopralluoghi e con il referente del Ministero”.

E infine incalza: “L'attenzione per i Sabariani non si è mai assopita ma è una questione di priorità. C'è l'idea di dover insistere sulla valorizzazione del patrimonio culturale urbano, che non è fatto solo degli affreschi dei Sabariani, ed è bene che i beneventani lo ricordino. Sui siti di interesse occorrono poi, oltre ad interventi di tutela, anche interventi di gestione per la valorizzazione a fini turistici per i quali occorrono tempo, dedizione, energie, competenze e fondi. Nessuno ha la bacchetta magica e inviterei chi sollecita all'intervento di tutela a non sollevare polveroni o polemiche ma a creare uno spirito di collaborazione proficuo e ad evitare strumentalizzazioni politiche che, in un'amministrazione che deve funzionare, non occorrono”.