De Luca: 20 milioni di euro per il San Pio

Il presidente della Regione all'ospedale di Benevento

Benevento.  

"Quando si vedono i cambiamenti i cittadini ricominciano a credere nelle istituzioni". 
Commenta così i risultati il Presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Quattro nastri tagliati e una maratona di oltre trenta minuti danno il via alla visita del Governatore all'azienda ospedaliera San Pio di Benevento. 
De Luca è in città per inaugurare le novità in campo per il Rummo dopo i primi mesi di lavoro del direttore generale Mario Ferrante. Dalla nuova risonanza magnetica all'Umaca (l'unità di manipolazione di chemioterapici antiblastici), dal rinnovato polo didattico ai miglioramenti per la sicurezza e i servizi ai cittadini.
Ad attenderlo, oltre ai vertici dell'azienda ospedaliera, le istituzioni, i sindaci, tra cui il primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella, e il consigliere regionale Mino Mortaruolo.

"Sulla sanità e sulla salute non si scherza è l'impulso del governatore ed è il nostro obiettivo per questo ospedale". Così il direttore generale Ferrante ha salutato la platea prima di fare il punto sul lavoro svolto e sugli obiettivi da raggiungere: personale, edilizia e attrezzature, queste le strade su cui lavorare.

"Debbo dare atto al presidente De Luca di averci portato fuori dal commissariamento. Ringrazio il direttore generale Ferrante dell'azione intrapresa", ha detto Mastella, che ha chiuso con una battuta: "Domani provvediamo da soli alle luminarie, spero che la Regione ci invii i fondi altrimenti faremo il Natale il prossimo anno".

"Il merito di questa giornata va al personale che ha tenuto duro in anni difficili", ha commetnato il consigliere regionale Mino Mortaruolo.
 

Poi l'intervento del presidente De Luca. "Per il San Pio dobbiamo investire 20 milioni di euro. I primi risultati ci sono dobbiamo proseguire. Per risanare la sanità abbiamo sputato sangue, l'uscita dal commissariamento è un miracolo. E per il Sannio significa risorse economiche (ndr 20 milioni di euro), significa poter assumere a Benevento 300 persone tra medici, infermieri e amministrativi, significa sanare la carenza di personale e ridurre i tempi di attesa.
Abbiamo fatto un lavoro difficile e complicato. Nel Sannio dovevano essere chiusi ospedali e invece niente è stato chiuso. Un lavoro immane fatto con tenace e rigore spartano. Abbiamo concluso il commissariamento e possiamo avere di nuovo 7mila600 dipendenti nella sanità campana, i concorsi sono partiti e ora dobbiamo recuperare ritardi accumulati.
Sembra superato, qui a Benevento, quel senso di vuoto e di abbandono e ora stiamo collocando questo ospedale tra i primi della Regione".

Poi l'attacco a Salvini: "Gli anni di commissariamento ci hanno impoverito. Alla Campania venivano ripartiti fondi non secondo i due criteri predisposti: età anagrafica e ricchezza, ma solo secondo il primo, facendo finta di dimenticare il secondo criterio. Questo ha significato perdere ogni ano 350milioni di euro. Vorrei ricordarlo, quando capiterà, al nostro confratello Salvini...".
E ancora tornando sulla carenza di medici e primari: "ad aggravare tutto è arrivata Quota 100...  é demenziale, è un prodotto Salvini".

"A Napoli - ha proseguito parlando dall'uscita dal commissariamento - risanare la sanità è una guerra. Decidere se combattere è stata la prima scelta, abbiamo cacciato la camorra dagli ospedali, rivisto le gestioni sopportato le minacce e perfino le formiche a Gennaio... formiche che camminavano sulla neve un caso unico".
"Oggi -prosegue- dobbiamo vivere una nuova fase. Evitiamo la demagogia e andiamo avanti verso l'umanizzazione della sanità perché la sanità campana dovrà diventare la prima sanità d'Italia. Lo abbiamo fatto col lavoro non con i tweet, quelli li lasciamo a chi si diverte con la Nutella e le scemenze. La realtà non si cambia facendo i turisti per l'Italia, la realtà si cambia con fatica e concentrazione ossessiva sul lavoro".