Civico 22 "il gioco del Sindaco: yo-yo con i bambini"

"Spiegazioni nebulose sui dati, pretendiamo trasparenza"

civico 22 il gioco del sindaco yo yo con i bambini
Benevento.  

“Nel tentativo di spiegare la chiusura delle scuole il Sindaco parla di numeri sulla incidenza dell’epidemia che sembra non corrispondano a quelli dell’Asl”.
Così Civico22 che prosegue: “Per una seria analisi e per una seria spiegazione di scelte ragionate e motivate bisognerebbe sapere quanti sono i casi a Benevento, come sono localizzati (per età, ecc.), quale l’indice RT nel comune e come è cambiato negli ultimi 15 giorni, quale il risultato dello screening tra genitori e alunni, quali le capacità di monitorare la situazione per il futuro con tamponi rapidi. Di tutto questo non vi è traccia. Vi sono però affermazioni di autoproclama “di fare il bene dei cittadini!” tuttavia, Sindaco, noi le chiediamo di sapere le ragioni di questo presunto “bene”. Abbiamo seri dubbi che queste resistano a osservazioni serie e al confronto sereno. Ma vorremmo conoscerle: pretendiamo serietà e pretendiamo trasparenza e pretendiamo di partecipare con consapevolezza a scelte che toccano la nostra vita quotidiana!”.

“Non riteniamo possa bastare agitare i numeri dicendo che il pericolo è grande e improvviso ed aggiungere che le famiglie sono legittimamente spaventate (chi di noi non è spaventato? chi di noi non vorrebbe una tranquillità di salute e vita per i suoi figli?). I beneventani sono spaventati dall’immediato rischio dato dal Covid, ma non possono ignorare che la vita continua e che si devono ridurre al minimo i danni dati da questa epidemia. Non possiamo vedere solo il covid, dobbiamo considerare tutto. E quando ci si squarcia il velo della paura vediamo che questo “tutto” nella sua programmazione per i servizi dell’infanzia è praticamente prossimo allo zero!

Il Comune non ha nessun piano infanzia e piano scuola: da 5 anni sbanda tra aperture e chiusure della scuola, ora per un’allerta meteo ora per una curva epidemiologica. Ma oltre ad una programmazione confusa buona a provocare i “meme” degli studenti adolescenti, le rabbie e le paure delle famiglie, non si è dotato di nessuna programmazione né dell’infanzia né dell’adolescenza.
La comunicazione in tempi di emergenza è una cosa seria non uno strumento di propaganda, non si possono improvvisare numeri e statistiche a piacimento di un volere politico.
Se un Comune ascoltasse la sua comunità e le organizzazioni della società civile, non solo per usare strumentalmente la paura legittima e doverosa di questi giorni, potrebbe invece scoprire mille modi per non lasciare a casa chi non può andare negli asili nido privati e per contrastare la dispersione scolastica, ma bisogna volerlo. Il resto sono post in cerca di like. Noi come Civico22 restiamo in ascolto di chi la scuola vuole farla e di chi a scuola ci vuole andare. Chiediamo a tutte le famiglie che non sono state ascoltate dall’Amministrazione comunale di inviarci una email a laboratoriocivico22@gmail.com per segnalare il loro disagio ed il disagio dei figli, proveremo a farci portavoce sia con il Comune che con la Regione ed il Ministero”.