"I fondi del Pnrr sono a rischio. Se l'Europa chiede il rispetto rigoroso delle regole, ne perderemo parecchi".
Così il presidente di Confindustria Benevento, Oreste Vigorito all'appuntamento sulla sostenibilità ambientale in programma oggi in città.
"C'è troppa teoria e poco pragmatismo in Italia, occorre cambiare. Ma c'è la possibilità che, con l'abilità tutta italiana di cambiare le regole, possiamo spuntarla".
Il numero uno degli industriali sanniti ha portato la sua testimonianza all'incontro sul tema “La Campania per il Clima. Nuove idee per la sostenibilità ambientale”.
“Occorre raggiungere traguardi di cui il territorio ha bisogno dettati dall'Europa, abbattere le emissioni e cambiare la mentalità. Basta alle posizioni in cui si è prevenuti, basta fanatismo ambientale, è tempo di accettare qualche sacrificio e riconoscere che un impianto fotovoltaico, una turbina eolica e un impianto per i rifiuti non sono un'offesa al paesaggio. E' il momento di qualche sacrificio, la Regione Campania ha un piano per i rifiuti, l'ambiente e le rinnovabili e occorre attuarlo”.
E poi l'appello alla semplificazione legislativa e burocratica “Ho letto un nuovo decreto sulla semplificazione delle rinnovabili – ha raccontato Vigorito - dopo mezza pagina ho rinunciato”.
E poi la testimonianza del suo lavoro nel settore dell'energia eolica in un Sannio allora apripista che oggi produce un terzo dell'energia rinnovabile dell'intera Regione.
Un intervento denso di spunti e richiamato più volte da tutti i relatori al tavolo. Quasi unanime il messaggio. Basta comitati del no, fanatismo ambientale e strumentalizzazioni. La Campania deve realizzare la svolta verso la transizione ecologica.
Sviluppo e benessere attraverso azioni di sostenibilità ambientale che consentano la crescita e il rispetto del territorio.
Questo l'obiettivo del Coordinamento Sostenibilità Ambientale dell’Osservatorio Gestione Rifiuti della Regione Campania attraverso gli incontri con il mondo accademico e istituzionale, come quello di stamattina a Benevento, per elaborare soluzioni per i territori.
"Una sfida fortemente sostenuta dall'Unisannio" ha assicurato il rettore, Gerardo Canfora.
Ai saluti dal vicesindaco del Comune di Benevento, Francesco De Pierro e dal presidente della Provincia, Nino Lombardi si sono susseguiti gli interventi di Antonello Barretta, direttore generale Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali; Francesco Pepe, ordinario Impianti Chimici Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio; Carmine Guarino, ordinario Biologia Vegetale del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio; Stefano Sorvino, direttore generale Arpa Campania.
“La Regione ha messo in campo un coinvolgimento di conoscenze, azione e prevenzione sul tema dell'ambiente – così Enzo De Luca, presidente dell’ORGR Osservatorio Regionale Gestione Rifiuti Campania-. La Regione ha promosso due leggi la 14 e 15, una sui rifiuti l'altra sulle acque e poi altre azioni riguardo al tema della transizione ecologica. Occorre una presa di coscienza del territorio e il contributo di idee e progetti del mondo scientifico e accademico soprattutto per l'utilizzo dei fondi del Pnrr ”.
Poi sui rifiuti: “Purtroppo gli unici a fatturare a riguardo sono i malavitosi perchè spesso l'ipotesi di un biodigestore scatena una protesta ma la malavita prosegue indisturbata”.
Infine annuncia “Proseguiremo dopo Salerno e Benevento con il coinvolgimento delle università partenopee verso un forum della sostenibilità”.
Rincara la dose pure Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta Campania e assessore all’Ambiente.
“Se riusciamo a sviluppare i temi ambientali incrociandoli con le abitudini di vita abbiamo svoltato. Nel Sannio è possibile perché alla predisposizione del contesto paesaggistico si aggiungono le competenze dell'Università che sono essenziali per la politica che deve essere tecnica. Su questi temi c'è molta propaganda, molta distorsione della verità”. E più strettamente sugli impianti nel Sannio detta la road map “Più che un passo siamo in una sala parto. Con i vertici della Provincia e dell'Ato faremo il punto sui prossimi passi: completamento dei lavori a Sant'Arcangelo Trimonte, che sarà discarica a servizio del Sannio in cui trasferire rifiuti combusti e non combusti che sono nello Stir; liberare lo Stir, fare i lavori per rendere funzionale lo Stir; solo dopo e separatamente nello Stir realizzare un moderno impianto di compostaggio anaerobico che consenta di ottimizzare questa fonte per la produzione di energia. Inoltre stiamo ancora rimuovendo i residui di ecoballe a toppa infuocato”.
