“I cittadini sanniti hanno la necessità e il diritto di avere una rete stradale efficiente e sicura. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi altrimenti aumenterà lo spopolamento e sarà un vero e proprio colpo di grazia per aziende e per l'intera provincia di Benevento”.
A lanciare l'allarme è Giuseppe Anzalone della Segreteria provinciale della Cgil di Benevento e da tempo a capo della Federazione dei lavoratori dei trasporti della Confederazione. Un monito che arriva a distanza di qualche giorno dalla decisione del Consiglio di Stato che ha rimesso in gioco i lavori per il raddoppio atteso da decenni della pericolosa Statale Telesina. Dovrà ora essere l'Anas ad affidare nuovamente l'opera all'impresa che risulta idonea secondo il ricorso presentato e discusso nei giorni scorsi. Il tutto andrebbe però fatto immediatamente come ha rimarcato Anzalone: “Speriamo che insieme alle istituzioni e alle forze politiche si possa far partire l'opera. Questo territorio giorno dopo giorno sta perdendo occasioni di sviluppo e questo non è più ammesso”.
Al centro dell'analisi della Filt e della Cgil anche le opere previste con il Pnrr per la provincia di Benevento: “Tranne la diga di Campolattaro, tutte le altre grandi opere, oggi inserite nel Pnrr, come l'alta velocità e capacità ferroviaria Napoli - Bari che attraversa il Sannio, ma che erano già previste e finanziate. “Poco male, l'importante è che si facciano e in fretta” tuona ancora Anzalone che poi accende i riflettori anche su altre opere già in esecuzione come la Fortorina o di cui si sono perse le tracce: “come la Benevento – Avellino – Salerno, finanziata dal Patto della Campania nel lontano 2016. Ad oggi abbiamo due situazioni diametralmente opposto: il versante salernitano procede con la realizzazione nei tempi previsti, dall'altro lato il bacino irpino - sannita è invece fermo al palo”.
Altro cruccio per i trasporti sanniti è la Benevento – Cancello inserita nel Pnrr: “Quando partirà? Realmente quest'opera possa restituire quel servizio efficiente ai cittadini? Oggi per percorrere Benevento – Napoli si impiega un'ora e 50 minuti. In un momento che a causa della pandemia questo territorio scricchiola ancora di più e sempre più spesso, bisogna mettere in campo le forze di tutti per consentire una ripresa, per gettare le basi affinchè, anche grazie alle infrastrutture in costruzione e progettate, si possa offrire un territorio attrattivo.
Più volte sul tema delle aree interne sono stati accesi i riflettori - spiega ancora l'esponente della Cgil -, ora è arrivato il momento di affrontarlo con chiarezza, fare rete e sinergia anche con le città e regioni limitrofe perché c'è un'infrastruttura ferroviaria oggi utilizzata per la maggior parte come linea storica che consentirebbe al Molise tramite il Sannio di accorciare i tempi di spostamento delle merce verso il mar tirreno, oltre a garantire una mobilità dignitosa a tutti i cittadini di queste aree, è arrivato il momento di mettere in piedi una vera vertenza per evitare un ulteriore declino delle aree interne”.
Poi un appello: “Ai politici, alle istituzioni chiedo il massimo impegno affinchè non ci lasciamo sfuggire l'ultima occasione per il rilancio. Adottiamo lo stesso metodo che ho notato emergere per chiedere al presidente Vigorito di non lasciare il Benevento Calcio: un coro unanime. Insieme dobbiamo riuscire ad attirare le attenzioni del Governo regionale e centrale sul nostro territorio che purtroppo sta facendo passi indietro e ancora più grave sta perdendo la forza lavoro del futuro: i giovani”.
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Infrastrutture, Pnrr e aree interne. Il monito della Filt e Cgil: fare presto
Anzalone: Alcune opere già programmate fatte confluire nel Pnrr. Ora serve accelerare
Benevento.
