Duomo gremito, nonostante il caldo, per la celebrazione del Corpus Domini, presente in prima fila il sindaco Mastella assieme ai rappresentanti delle Forze dell'Ordine.
Breve e intensa l'omelia dell'arcivescovo Accrocca "perché viste le temperature è difficoltoso il raccoglimento".
L'arcivescovo si è soffermato sulla necessità di mettersi al servizio della comunità e della sua unione e del non essere divisivi: "Eucaristia ci ricorda che corpo di Cristo siamo anche noi. E quindi ogni volta che con parole azioni gesti pettegolezzi chiacchiere dividiamo comunità è come se ci mettessimo eucarestia sotto i piedi e la calpestassimo. Se lo fanno gli altri gridiamo al sacrilegio, poi facciamo qualcosa di simile dividendo la comunità.
Odierno quadro internazionale dove deboli restano schiacciati e pochissimi di arricchiscono a dismisura è offesa a Eucarestia.
Un padre e una madre si danno da mangiare ai figli, mangiamo tempo, soldi, tranquillità...eppure uno per i figli dona tutto. Si dona tutto.
Uno che moltiplica pani per 5mila persone non ha bisogno di 5 pani e due pesci: poteva farlo dal nulla, ma il Signore sceglie di avere bisogno di noi, di quel poco che siamo e di quel poco che abbiamo"
Simbolicamente Accrocca ha poi chiesto 10 secondi di silenzio "Per riflettere su come possiamo metterci al servizio degli altri e cosa possiamo fare"
