Ciro, il primo dinosauro italiano e una scommessa ancora da vincere

Al via in città l'evento con centinaia di studiosi riuniti per il prezioso fossile di Pietraroja

ciro il primo dinosauro italiano e una scommessa ancora da vincere
Benevento.  

Paleontologi a confronto a Benevento, per il 19esimo congresso europeo del settore. Gli studiosi nel Sannio per una settimana in quella che è la Pompei della paleontologia: Pietraroja, con la sua star: il fossile di baby dinosauro Scipionyx Samniticus, detto Ciro. Il primo dinosauro ritrovato in Italia risalente a 110 milioni di anni fa.

“La scelta del Sannio come sede del 19esimo congresso di Paleontologia conferma l'importanza del territorio di Benevento e Pietraroja nel settore”.

Così il presidente del Parco geopaleontologico, Gennaro Santamaria, ha presentato l'evento che da oggi a sabato riunisce centinaia di studiosi. “In Italia – ha spiegato – rappresentiamo un unicum. Pietraroja è la Pompei della paleontologia che, a differenza di quanto si potrebbe credere, è una scienza viva che offre un supporto indispensabile alla civiltà attuale”.

Star dell'appuntamento il piccolo Ciro, il primo dinosauro d'Italia che resta una testimonianza preziosa e unica.
“Dovrebbe girare il mondo – prosegue Santamaria – come un testimonial di questo territorio ancora tanto ricco. Tra gli obiettivi infatti quello di ricominciare una campagna di scavi che possa restituire altre testimonianze”.

E il sindaco Mastella si è soffermato sulla valorizzazione del reperto e sulla necessità di renderlo più attrattivo per i turisti.

“Ciro ha cambiato le conoscenze sulla geologia e sulla preistoria del nostro pianeta” conferma il paleontologo Cristiano Dal Sasso parlando dell'importanza del reperto risalente al cretaceo che ha studiato a fondo. Mette in evidenza che si tratta del primo dinosauro ritrovato in Italia e evidenzia le caratteristiche peculiari del piccolo Ciro “E' l'unico dinosauro con alcuni organi interi, perfettamente fossilizzati anche a livello cellulare e sub cellulare. Il che ci consente di studiare l'anatomia di un dinosauro in modo unico”.

Poi mette in evidenza la capacità incredibile del giacimento sannita che “con le attuali tecniche di scavo” potrebbe restituire informazioni straordinarie e “dare lavoro a giovani studiosi”.

“I fossili non sono pietre fredde ma ci raccontano parte della storia della vita sulla terra da cui, poi, siamo arrivati anche noi” e guarda alla valorizzazione di Ciro. “Va maggiormente promossa la visibilità del fossile, anche nella stessa città di Benevento. E' un peccato perché il turismo di settore, di interesse scientifico naturalistico ha una grande potenzialità”.