“Si avvia, forse, all’epilogo questa lunga lotta per difendere un piccolo, ma importante, pezzo di storia della nostra città e dei nostri ricordi: i pini di storici nella parte alta di Benevento”. Così Ambner De Iapinis ex amministratore Citta di Benevento, presidente Movimento Città Verde che intervenire sull'annosa vicenda dei pini lungo il viale degli Atlantici e via Pacevecchia al centro di studi, perizie, polemiche e possibili soluzioni per la messa in sicurezza. Abbattimento di quelli ritenuti pericolosi a livello statico e preservare tutti gli altri che costituiscono secondo il Movimento città verde un patrimonio per l'intera città di Benevento. Elementi che ormai da anni sono al centro di una querelle tra amministrazione comunale e associazioni. Prima l'ordine di abbattimento, poi un'inchiesta dell aProcura che ha bloccato l'iter dell'abbattimento per una nuova perizia che ha restituito un quadro confortevole secondo De Iapinis che punta il dito contro l'iniziale scelta fatta dall'amministrazione guidata da Clemente Mastella. Decisione che secondo l'ex amministratore del capoluogo avrebbe “distrutto tutto l’ecosistema della parte alta della città. Si sarebbe disintegrata quell’opera d’arte dei filari di pinus pinea ritenuti, dal più grande esperto del mondo, il professore Morelli, tra i più belli e suggestivi d’Italia, oggi salvati miracolosamente.
Si è giunti, con fatica e con l’aiuto della magistratura, a soluzioni accettabili, con il solo taglio delle piante malate e cura della cocciniglia”.
Movimento Città Verde contesta “l’ultima perizia fatta da Cardiello (esperto incaricato dal Comune ndr) del febbraio 2022 che, nonostante non certifichi la pericolosità di cinque dei sei alberi periziati, ne consiglia l’abbattimento”. Per questo motivo De Iapinis invita “di nuovo il responsabile del servizio verde pubblico, a rivedere la decisione impropria di abbattimento dei cinque alberi che non presentano rischio caduta e tenere alta l’asticella delle responsabilità. Viceversa noi, nostro malgrado, agiremo contro il responsabile del procedimento.
Intanto siamo in attesa del procedimento penale (novembre 2022) a carico dei presunti responsabili dei tagli avvenuti nel 2019. Sono anche convinto – conclude de Iapinis -, ad onor del vero, che questa volta si sarebbe fatto certamente di più, da parte dell’attuale delegato al verde e, se vi è stato un cambio di tendenza, è anche grazie a lui, ad un avvenuto cambio di mentalità. Però non si può mettere un pilota in pista se poi non gli si fornisce il carburante, così si rischia di destinarlo al default”.
