E' italiano il primo test rapido sul sangue per il vaiolo delle scimmie. A metterlo a punto è stato il Consorzio Sannio Tech (Benevento) e la sperimentazione sarà condotta dall'ospedale Cotugno di Napoli: "Speriamo di partire a fine estate, dopo il via libera del Comitato etico dell'ospedale", ha spiegato all'Adnkronos Alessandro Parrella, infettivologo del Cotugno "Il merito del test è dei colleghi del Sannio Tech che hanno avuto l'intuizione e le capacità di sviluppare in Italia questo primo test per il vaiolo delle scimmie. Non ci sono oggi test rapidi di questo tipo approvati - chiarisce Parrella - Ci sono dei test cinesi, ma non hanno avuto l'ok del ministero della Salute, mentre il nostro ha le caratteristiche per ottenere il via libera". Il prossimo passo ora è "avere la certezza che funzioni anche fuori dal laboratorio, quindi in 'real life'", aggiunge l'infettivologo. "Grazie a questo test potremmo capire se è presente il virus o se una persona si è già immunizzata - precisa Parrella - Lo metteremo alla prova su un gruppo di pazienti ristretti e pensiamo che poi si potrà usare anche in chiave di screening per determinati soggetti, ad esempio chi è stato a contatto con pazienti o il personale sanitario". Questa tipologia di test rapido, in cui basta una goccia di sangue, si basa sulla ricerca delle immonoglobuline G ed M nel sangue, la 'spia' che il vaiolo delle scimmie c'è o è passato. "Ma al momento il test si farà in ospedale con personale sanitario addestrato", puntualizza l'infettivologo.
Basta in pratica? uno spillino sul dito, due gocce di sangue e pochi minuti per conoscere se si ha o meno il vaiolo delle scimmie. Test che nasce da uno studio del dottor Gaetano Cardinale che, con il suo gruppo di ricercatori al Consorzio Sannio Tech a Benevento, ha scoperto e sperimentato con successo la nuova tecnica diagnostica per avere in breve tempo la risposta sul paziente, se ha il vaiolo in quel momento ma anche se lo ha avuto in passato e ora e' guarito. "La pandemia covid - ha spiegato all'Ansa Cardinale - ci ha spinti a considerare con grande attenzione eventuali nuove infezioni che cominciano a circolare e in questo periodo stiamo lavorando sul vaiolo delle scimmie, che sta avendo un'estensione sempre maggiore. Ci siamo concentrati sullo sviluppo di un test rapido che funziona dandoci la segnalazione degli anticorpi con immonoglobuline G ed M. Due informazioni che spiegano la presenza del vaiolo o il suo passaggio nel corpo". E che danno subito il via alle cure necessarie: "In pochi minuti c'e' la risposta - spiega il ricercatore - ma resta comunque un test di uso professionale, non un autotest come quelli sul covid. Il test individua subito la presenza di una delle due classi di immunoglobuline che indica la presenza della malattia: se in quel momento hai l'immunoglobuline G significa che hai avuto in passato il vaiolo delle scimmie, con la M vuol dire invece che hai la malattia in corso. C'e' anche un lasso di tempo in cui malattia si indebolisce, perde la carica virale e quindi si riducono le immunoglobuline M e ci sono anche le G: se un paziente ha un test con entrambe vuol dire che la malattia c'e' ma sta finendo".
Il test rapido per individuare il vaiolo delle scimmie è made in Sannio
A metterlo a punto il Consorzio Sannio Tech
Benevento.
