Pranzo di Natale per i detenuti di Benevento grazie alla Comunità di Sant'Egidio

Giornata di convivialità e speranza per oltre 50 persone. In campo Coldiretti ed Alberghiero - FOTO

pranzo di natale per i detenuti di benevento grazie alla comunita di sant egidio
Benevento.  

Erano distesi, gioiosi e speranzosi i volti dei detenuti e delle detenute che oggi a Benevento hanno avuto la possibilità di pranzare insieme ai volontari della Comunità di Sant'Egidio, garante regionale per i detenuti e agli educatori grazie al pranzo di Natale organizzato ed offerto, come da tradizione, dalla Comunità di Sant'Egidio con la collaborazione di Coldiretti, che ha messo a disposizione prodotti a chilometro zero e agli studenti e professori dell'Istituto Alberghiero “Le Streghe” di Benevento che hanno preparato e servito il pranzo di Natale.

I detenuti del carcere di Benevento – oltre 50 persone selezionate - hanno quindi avuto la possibilità di assaporare le prelibatezze del Sannio preparate dall'amore e dalla bravura dei futuri cuochi e personale di sala.

Ad organizzare l'evento il giornalista e portavoce della Comunità di Sant'Egidio di Napoli, Antonio Mattone che con gli altri volontari anche di Benevento ha accolto i detenuti e gli ospiti, a partire dall'arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca; Lucia Castellano, provveditore generale delle carceri campane, il garante regionale per i detenuti, Samuele Ciambriello e il personale dell'istituto di pena sannita retto attualmente da Giulia Leone – vicedirettore del carcere di Poggioreale di Napoli – ma che da qualche giorno sostituisce a Benevento il direttore Gianfranco Marcello impegnato fuori sede per motivi di servizio.

“Riprendiamo la tradizionale tradizione avviata anni fa e poi purtroppo interrotta a causa della pandemia” ha commentato Antonio Mattone che ha poi voluto ringraziare “Coldiretti, gli studenti dell'Alberghiero di Benevento e i volontari di Sant'Egidio di Benevento”.

Comunità di Sant'Egidio sempre al fianco degli ultimi: “sono purtroppo in aumento a causa della pandemia prima e della guerra dopo – ha rimarcato il portavoce della Comunità di Sant'Egidio -. ed è per questo che tutti noi diamo impegnati quotidianamente per aiutare i nostri fratelli in difficoltà”.

“Quando vengo qui a trovare i detenuti gioisco” ha invece rimarcato l'arcivescovo di Benevento Felice Accrocca: “Credo che sia un segno importante essere qui e donare una giornata particolare in prossimità del Natale. La civiltà di una nazione si vede anche da queste cose. Il Signore ha detto: Ero in carcere e siete venuti a trovarmi. Io quando vengo qui – ha concluso monsignore Accrocca – traggo sempre tanto beneficio”.

“Una tradizione che dona la possibilità a tutti i detenuti di alleggerire in qualche modo la malinconia che spesso attanaglia chi è costretto a vivere il Natale lontano dai propri cari” ha spiegato la direttrice Leone che ha poi accolto Lucia Castellano, provveditore generale delle carceri campane: “Organizzare queste giornate è fondamentale sia per i detenuti che per quanti quotidianamente sono impegnati lavorativamente negli istituti di pena”.

Ha richiamato l'attenzione sulla “speranza che il Natale apra i cuori per sensibilizzare cittadini, politica e istituzioni per mettere in campo misure necessarie per coloro che stanno affrontando la reclusione. Servono percorsi di solidarietà per andare oltre le mura dell'indifferenza. Bisogna fare entrare più associazioni, più volontari ma anche aziende grazie alla legge Muraglia”.