Flc Cgil, Evelina Viele riconfermata segretaria generale sannita

Dal sindacato sannita l'allarme: "Situazione scuola preoccupante. Su 53 scuole reggenza per 12

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Benevento.  

Nel Sannio si svolto il V Congresso provinciale della Flc Cgil con al centro il tema “Istruzione e lavoro nel Sannio tra denatalità, spopolamento e prospettive future”.

Articolata la relazione introduttiva presentata dalla segretaria uscente Evelina Viele, che ha analizzato la situazione attuale del comparto Scuola, Università, Alta Formazione Artistica e musicale e gli effetti sulla nostra provincia se venissero attuati sia il piano di dimensionamento scolastico contenuto nella legge di bilancio sia il progetto di Autonomia differenziata contro i quali ieri a Napoli c'è stato lo sciopero organizzato dalla Cgil.

All'assemblea sono intervenuti per la Camera del Lavoro di Benevento il segretario generale Luciano Valle, per la Flc Cgil Campania il Segretario generale regionale, Ottavio De Luca e per la Flc Cgil Nazionale, il segretario Gigi Caramia, oltre alle delegate e delegati eletti nelle assemblee congressuali.

Al termine dei lavori, svolti in un clima di grande partecipazione e interesse per gli argomenti di stretta attualità trattati, l’Assemblea Generale ha confermato all’unanimità Evelina Viele segretaria generale alla guida della Flc Cgil Benevento, con il pieno consenso dei centri regolatori. La relazione introduttiva della segretaria, ha affrontato con dovizia di particolari la situazione dell’Istruzione nel Sannio. L’impoverimento dell’offerta formativa nei nostri territori che vivono una denatalità disastrosa non è figlia di una maledizione divina, ma frutto delle politiche miopi che da troppo tempo hanno deprivato il Sannio delle necessarie e possibili politiche di sviluppo e, quindi, di lavoro. Il Nuovo governo ha già mostrato la sua idea di scuola: tagli e accorpamenti di scuole.

“Già oggi – spiegano dalla Cgil - delle 53 scuole del Sannio 12 sono in reggenza; di queste 8 sono normodimensionate rispetto ai parametri 500 alunni e 300 per i comuni montani e 4 sottodimensionate; quindi, già 1/4 delle scuole hanno il DS ed il DSGA reggente….accorperanno scuole distanti 60 chilometri fra loro, con la viabilità disastrata del Sannio, col sistema di trasporti inesistente, con l'orografia e …la neve.

Togliere l’unico presidio legalità e conoscenza – ha tuonato Evelina Viele -, luogo di aggregazione e di incontro oltre che di crescita culturale per i nostri ragazzi di queste piccole realtà costringerà i Sindaci a consegnare le chiavi dei nostri paesi ai responsabili di questo disastro annunciato”.

Secondo il rapporto della Flc Cgil i provvedimenti presi finora dal governo “sono purtroppo deludenti e confermano ancora una volta la volontà politica di perseguire nelle scelte di disinvestimento fatte da tanti anni nel settore dell’Istruzione, trattata ancora una volta come voce di spesa da ridurre e non come bene primario su cui investire. La legge di Bilancio contiene infatti:

  • definanziamenti per il segmento 0-6 anni e per l'arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa (Legge 440/97);

  • riduzione delle risorse per il Piano Nazionale di Formazione;

  • riduzione del Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica artistica e musicale e della creatività

  • Riduzione del Fondo per l’ampliamento del tempo scuola, nessun aumento delle classi a tempo pieno, del tempo prolungato e nuove attivazioni dell’indirizzo musicale nella scuola secondaria di primo grado;

  • Nessun rafforzamento dell’organico del personale ATA;

  • Nessun impegno serio sulle assunzioni dell’organico di sostegno agli alunni con disabilità.

Poi la denuncia: “Per contro alle scuole paritarie vengono destinati rifinanziamenti per circa 110 milioni annui, per cui si sceglie di potenziare un settore che copre il 10% dell’offerta formativa. È quindi urgente portare avanti azioni a difesa della scuola, dell’università, della ricerca, dell’alta formazione artistica e musicale, ripensandone le modalità, con strumenti che riescano a scuotere dal torpore e dal senso d’inutilità e di rassegnazione le lavoratrici e i lavoratori dei comparti della conoscenza che sappiamo vivono con sofferenza la loro condizione lavorativa ma non fanno niente o poco, sicuramente non abbastanza, per cercare di migliorarla”.

Le soluzioni

Per la scuola ed i conservatori potrebbero essere, tanto per cominciare, l’allungamento dei tempi della didattica e la diminuzione del numero di alunni per classe, la valorizzazione di modelli organizzativi di qualità e l’implementazione degli organici, l’innovazione dei processi di formazione e reclutamento dei docenti. Per l’università l’abolizione del numero chiuso e finanziamenti che siano determinati in maniera inversamente proporzionale ai parametri economici che registrano le difficoltà territoriali di quel territorio. Insomma non fare parti uguali fra diseguali .
Il PNRR poteva rappresentare un’occasione formidabile ed imperdibile di svolta rispetto alla solita politica di tagli, di fronte all’evidenza dell’importanza ricoperta da servizi primari e universali quali l’istruzione e la salute ma così non è stato, anzi si rilanciano logiche premiali e competitive che accentuano il divario e le diseguaglianze.

Ingiustizia sociale

Sul punto dell’ingiustizia sociale si rischia ancora di peggiorare con il progetto incombente di Autonomia Differenziata verso il quale la Flc Cgil ribadisce con forza e non da ora, ancora una volta il suo fermo NO. Contro questo pericoloso progetto saremo come Flc Cgil presenti con un gazebo in piazza Risorgimento, palazzo ex Giudice di pace, con Uil e Gilda avendo aderito a questa iniziativa di mobilitazione che intende preservare la dimensione statale e nazionale del sistema di istruzione, la programmazione e il coordinamento dell’offerta formativa, l’omogeneità sull’evoluzione della normativa e sulla contrattazione per la regolazione dei rapporti di lavoro assicurando le pari opportunità sull’intero territorio nazionale. Vi aspettiamo e vi chiediamo di diffondere la notizia dell’iniziativa e promuoverne la partecipazione.