Giornata medici. Ianniello: per la sanità c'è davvero poco da festeggiare

Al Teatro Comunale la celebrazione dei camici bianchi pronti a rilanciare le criticità

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Benevento.  

Un crescente deficit economico e la necessità di creare un sistema di collaborazione efficace tra medicina ospedaliera e quella del territorio.
Sono solo due dei tanti spunti emersi rilanciati per la giornata del medico e dell'odontoiatra sannita che si è celebrata al Teatro Comunale di Benevento. Il covid sembra alle spalle ma non si può e non si deve dimenticare, comincia con un pensiero per chi non ce l'ha fatta l'incontro “Dallo scorso anno – spiega il Presidente dell'Ordine, Giovanni Pietro Ianniello – non la chiamiamo più festa. Per il covid, certo, ma anche perchè più in generale per la sanità non è certo il momento di festeggiare”.

Deficit economico e integrazione ospedale-territorio

Il numero uno dei camici bianchi nel Sannio racconta “La Corte dei Conti prevede, nel 2023, un deficit di 5 miliardi e mezzo per la sanità. Avremo una serie di problemi da affrontare nel prossimo futuro e sicuramente non ci tireremo indietro”.
Poi Ianniello evidenzia però che la celebrazione è dedicata ad accogliere le nuove leve, i neo iscritti all'ordine, e ringraziare i medici laureati da 40 anni.
Nell'esordire, sul palco, chiede un applauso per Aida Rostami, il giovane medico uccisa in Iran perché curava i ribelli. Riguardo invece alle difficoltà dell'ospedale San Pio commenta: “Finalmente si muove qualcosa. La riapertura di neurochirurgia e altri reparti rappresentano un ottimo segnale. Il nuovo management sta cercando di riportare l'ospedale all'antico splendore. Speriamo in un miglioramento ma non è facile perchè i problemi più gravi che sono quelli legati all'urgenza-emergenza si potranno risolvere solo se si riuscirà a creare uno scambio, un'osmosi tra ospedale e territorio. Speriamo nell'attivazione delle case e degli ospedali di comunità”.
Anche il vicepresidente dell'ordine, Luca Milano rimarca “Il medico di famiglia rappresenta il primo punto di riferimento per il paziente e solo quando le condizioni non permettono una gestione a domicilio ci si deve rivolgere alle cure dell'ospedale che, purtroppo, fa i conti con una carenza di personale che rende il lavoro dei nostri colleghi davvero difficile”.

Mastella rilancia: l'autonomia differenziata accrescerà le criticità

Il sindaco Clemente Mastella invece, torna a lanciare l'allarme sulle conseguenze che potrebbe causare l'autonomia differenziata “L'osservatorio nazionale ci restituisce un quadro davvero poco confortante se guardiamo agli investimenti per la spesa sanitaria. C'è una differenza che sfiora il 40% tra la Campania e l'Emilia Romagna, significa una totale discriminazione per i cittadini campani sul diritto alla salute. L'autonomia differenziata potrebbe accrescere il problema. Occorre fare di più per i territori che vivono una difficoltà oggettiva soprattutto per l'emergenza. Le segnalazioni di difficoltà – chiosa – sono all'ordine del giorno”.