L’Associazione IO X Benevento torna sulla questione ospedale San Pio di Benevento che peraltro nelle ultime ore è finito nuovamente al centro delle attenzioni dopo le dimissioni di cinque medici, tre dei quali in servizio nel padiglione di emergenza. Associazione che “resta in attesa di interventi da parte degli organi di controllo preposti. La situazione peggiora inesorabilmente e sotto gli occhi di tutti, gli associati continuano a segnalare fatti gravi che certamente non possono restare sospesi nel silenzio.
L'associazione, presieduta da Giuseppe Schipani punta il dito contro “la cattiva gestione dell’Ospedale” e torna a chiedere “l’intervento delle Autorità affinché possano verificare quanto l’opinione pubblica manifesta. La libera manifestazione di pensiero è un diritto costituzionalmente garantito e se da più parti arrivano sollecitazioni sulla verifica dell’organizzazione ospedaliera questo deve destare e far mettere in atto approfondimenti e verifiche. Insomma – rimarcano da Io X Benevento -, la situazione del San Pio, preoccupa tanto...”.
“Siamo cittadini – rimarca Schipani -, genitori, figli, di una comunità piccola e che per tale motivo poteva essere gestita assolutamente in miglior modo. Negli anni addietro avevamo raggiunto un buon livello di assistenza sanitaria, poi, tutto è andato a decadere fino ad arrivare a questa assurda situazione ove si mette in discussione anche l’abc”.
Schipani cita poi alcune testimonianze dagli iscritti come il caso di una persona curata dal primario di Pneumologia anche se il “reparto è tutt’oggi chiuso nonostante una nota del direttore di presidio del 7 dicembre, protocollo n. 2022/0016505/gen, comunicava la ridefinizione dell’assetto delle UU.OO. all’interno del padiglione S. Teresa e l’apertura di diversi reparti tra cui la pneumologia”.
Situazioni che che aumentano “il malcontento e la preoccupazione, tant’è che l’utenza ha chiesto all’Associazione Io X Benevento, di organizzare uno sciopero della fame. Tante sono le persone che ci stanno dando il loro supporto e la loro disponibilità per questa protesta, stiamo pensando anche al luogo e alla durata, restando questa l’ultima chance a nostra disposizione” ha concluso Schipani.
