Vigorito agli studenti: "Il vento è il respiro della terra, voi dell'umanità"

Il presidente di Confindustria al Liceo Classico 'Giannone': Siamo in un guado ma c'è un'opportunità

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Benevento.  

“La sinergia tra la mia generazione e la vostra può essere paragonata ad un aquilone. Voi volate in alto e noi, fino ad un certo punto, teniamo quel filo che sempre deve rappresentare il vero conduttore della vita”. Sono le parole del presidente di Confindustria Benevento, Oreste Vigorito che hanno maggiormente carpito l'attenzione dei tanti studenti del Liceo Classico 'Giannone' durante un momento di confronto diretto a diffondere la Cultura d’impresa.

Una visita programmata ma che ha suscitato un interesse che ha toccato entrambe le parti per l'intera mattinata. Da un lato i vertici della Confederazione degli industriali sanniti – il presidente Vigorito è stato accompagnato dal presidente della Piccola industria, Claudio Monteforte e dal direttore Anna Pezza -, dall'altro dei liceali che sin da subito hanno mostrato interesse per le parole dell'avvocato Vigorito, che ha ripercorso la sua vita a partire dalla sua infanzia, con qualche insuccesso scolastico che, però, ben presto lo hanno spronato evidentemente a intraprendere la strada giusta tanto da consentirgli di bruciare le tappe conseguendo due lauree in Filosiofia e Giurisprudenza mentre decollava, spedita ma non senza intoppi, la sua attività imprenditoriale con il gruppo Ivpc oggi leader nella produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ad accogliere il presidente Vigorito e lo staff di Confindustria Benevento è stata la dirigente del Liceo 'Giannone', Teresa De Vito: “La giornata di oggi è stata di orientamento nell'ambito del progetto Scuola – Lavoro. La Cultura d'impresa, nonostante non sia formazione del Liceo Classico, resta importante per i nostri studenti e con il presidente Vigorito gli studenti hanno avuto l'opportunità di comprendere una nuova realtà che può servire per capire il proprio futuro e fare delle scelte oculate per gli studi futuri”.

Protagonisti della giornata sono stati loro: gli studenti. Tanti i selfie chiesti all'avvocato Vigorito, che per tutto il tempo ha preferito stare in piedi e in mezzo ai giovani. Per l'occasione alcuni liceali hanno preferito indossare, magari sotto a giacche e maglioni, le magliette e le tute del Benevento calcio apparse all'improvviso durante le foto di rito. E proprio partendo dal calcio il presidente di Confindustria e della Società giallorossa si è rivolto agli studenti con un monito: “A voi dico la stessa cosa che ho detto stamattina ai giocatori: un uomo si misura non per quante volte cade ma per quante volte si alza e per questo prima di venire qui ho detto loro di non tener conto della partita di ieri e di andare avanti. Verso la salvezza. Ce la metteremo tutta”.

Un incontro ricco di spunti e di ricordi per Vigorito che ha raccontato la sua infanzia a Napoli, il percorso didattico - caratterizzato anche da alcune bocciature - e l'avvio di quella che poi sarebbe stata la sua attività principale: generare energia grazie al vento con l'Ivpc. “Avevate mai visto il vento?” ha chiesto il presidente Vigortito ai giovani nell'aula magna Palatucci dell'istito di piazza Risorgimento. “No, nessuno può vedere il vento – ha poi proseguito il patron dell'Ivpc - ma avete visto certamente gli effetti del vento. Ebbene, voi siete invece l’effetto dell’umanità. Quello che riuscirete a fare si vedrà dopo. Mio fratello Ciro scrisse in un libro che mi dedicò: il vento è il respiro della terra e attraverso esso la terra vive e si moltiplica. Ed è per questo motivo – ha poi rimarcato il presidente di Confindustria - che vi esorto a scegliere il vostro vento e a conservare per sempre quello che avete ora negli occhi”.
“Le nuove generazioni hanno l'intelligenza per sostenere che il tempo del posto fisso è finito. Quando si vuole qualcosa bisogna impegnarsi e cercare di prenderlo, conquistarlo” ha commentato l'avvocato Vigorito con i giornalisti che lo hanno atteso al Liceo Classico. Per fare ciò, ovviamente, bisogna superare pian piano uno scoglio ingombrante: la burocrazia: “E' un male della democrazia. Dobbiamo sopportare la burocrazia per utilizzare la democrazia, ovvero votare i nostri rappresentanti che hanno poi il compito di snellire le procedure oggi troppo burocratiche. Non possiamo pensare di farlo noi”. Tante le domande che gli studenti hanno fatto al presidente Vigorito che si è trattenuto con i giovani a lungo per rispondere a tutti.

Pnrr e creazione di ricchezze per frenare lo spopolamento, incentivare i giovani a restare nelle proprie terre che però vanno dotate di infrastrutture: “Per modificare le forme contrattuali ci vogliono i giuristi, per pagare gli stipendi servono i soldi e questi si fanno con le imprese. Se sviluppiamo le imprese – ha precisato Vigorito -, magari con meno burocrazia e più speranza a chi deve investire ce la possiamo fare. Siamo in mezzo ad un guado ed oggi abbiamo un'opportunità enorme per far crescere l'economia e mi auguro che gli attuali uomini e donne che ci rappresentano siano capaci di non perdere questa opportunità per l'Italia intera”.