E' il tema del momento nel Sannio quello della demedicalizzazione delle ambulanze: la Lega con il deputato casertano Zinzi ha presentato un'interrogazione al ministro Schillaci proprio sulla situazione Asl Benevento, parlando anche dei turni di marzo tutti coperti con medici, il comitato scientifico degli infermieri di emergenza, Siiet, però, con il presidente Andrea Andreucci ribalta il paradigma: “Appare singolare la posizione della Lega anche perché al Senato c'è una proposta di riforma del sistema di emergenza – urgenza presentata a settembre 2023 da Mariacristina Cantù, che è della Lega, che rispecchia in pieno ciò che sosteniamo, ovvero che serve un sistema a tre livelli di risposta: mezzi di soccorso di base, mezzi di soccorso a leadership infermieristica e poche ma ben dislocate postazioni che vedono l'impiego del personale medico e si badi bene, non medici tout court ma specialisti”.
Il 118 non è il filtro del pronto soccorso
E secondo Andreucci più che la presenza di un medico a a bordo conterebbe il potenziamento di una rete territoriale che decongestiona i pronto soccorso: “Il 118 non serve a fare filtro per il pronto soccorso, il 118 serve per gestire situazioni di emergenza trasportando i pazienti in regime di emergenza o di urgenza in ospedale. Per fare filtro al pronto soccorso c'è la medicina del territorio, c'è la guardia medica, c'è il medico generico: questi hanno funzioni di filtro, non l'equipe del 118. Se viene attiva l'ambulanza l'equipe si aspetta di trovare una situazione critica da affrontare nel migliore dei modi, portando il paziente in ospedale, sicuramente non per dire “Stia a casa è tutto apposto”, per questo ci sono altre figure”.
Con medici su ambulanze non morirà più nessuno?
E circa le contestazioni sui casi di pazienti purtroppo deceduti nel Sannio dopo gli interventi di ambulanze senza medico a bordo e circa le peculiarità del territorio sannita Andreucci dice: “Benevento ha una provincia sovrapponibile per densità di abitanti, quantità di abitanti e chilometri quadrati di quella di Piacenza: ebbene la provincia di Piacenza ha una sola postazione con automedica e una rete di ambulanze infermieristiche e soccorso tecnico. Cambia la viabilità? Allora si prenda la provincia di Trento, che ha lo stesso identico assetto con una situazione viaria non certo migliore di quella di Benevento. Tutti i mezzi però sono dotati di algoritmi, algoritmi di trattamento che permettono di aggredire il paziente con le cure adeguate alla sintomatologia che presenta. I decessi? Innanzitutto bisognerebbe analizzare i casi per capire cosa è accaduto, tuttavia se ci dicono che mettendo i medici su tutte le ambulanze non morirà più nessuno noi alziamo le mani...”.
